Incrementare la strumentazione sanitaria, acquistare medicinali, servizi di analisi e trattamento, e-healt, dispositivi di protezione, dispositivi medici e, dove è necessario, adeguare le strutture sanitarie già adibite o da adibire per affrontare l’epidemia Coronavirus.
Con questi obiettivi la giunta regionale ha dato il via libera all’operazione denominata “Potenziamento dei servizi sanitari destinati all’emergenza Covid-19”, garantendo la possibilità finanziare le spese che, a partire dal 1 febbraio 2020, il sistema sanitario regionale e la Protezione civile hanno affrontato e affronteranno, includendo anche gli investimenti sostenuti nei plessi ospedalieri. Il fondo disponibile è di sei milioni di euro a valere sul Po Fesr Basilicata 2014-2020 (asse 7). Lo stanziamento è stato possibile grazie alla riprogrammazione del Programma Fesr 2014/2020 a seguito dell’intensa interlocuzione con le Amministrazioni centrali e i Servizi della Commissione che hanno consentito di utilizzare risorse Fesr per fronteggiare la emergenza da Covid-19.
L’obiettivo da perseguire, dunque, è quello rinforzare la capacità di risposta del sistema sanitario regionale, fornendo a medici, infermieri e a tutto il personale impegnato ad assistere le persone contagiate dal coronavirus dispositivi di protezione individuale, quali mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3, guanti, occhiali protettivi, tute di protezione, camici e soluzione idroalcolica in litri.
Sarà incrementata anche la fornitura di tamponi rinofaringei per individuare e monitorare i casi positivi. E, inoltre, letti di degenza per terapia intensiva e letti di degenza ordinaria, dispositivi medici per la terapia intensiva e sub-intensiva, ventilatori polmonari ad alta complessità per terapia intensiva (aria compressa) e sub-intensiva (turbina), monitor multiparametrici, anche da trasporto, pompe infusionali per farmaci e peristaltiche per nutrizione enterale, accessori per ventilatori polmonari. Sarà possibile fornire le strutture sanitarie anche di apparecchiature elettromedicali, dispositivi e servizi connessi, quali aspiratori elettrici, centrale di monitoraggio per terapia intensiva, ecografi portatili, elettrocardiografi, tomografo computerizzato nonché di umidificatori, carrelli di emergenza, caschi Cpap e caschi Niv.
La Regione Basilicata a favore delle fasce più deboli. Sono da subito disponibili ulteriori 870 mila euro, oltre a quelli già stanziati con la Covid Card, per aiutare per il tramite delle organizzazioni caritatevoli, la Caritas in primis, e delle associazioni di volontariato, le persone in difficoltà, gli anziani soli, quelli che non possono assistiti dai propri familiari, soprattutto per le restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus, su sollecitazione anche del consigliere regionale Luca Braia.
La giunta regionale ha approvato uno stanziamento di ulteriori 270 mila euro per implementare la dotazione finanziaria, pari a 300 mila euro, di un avviso pubblico approvato ad ottobre 2019 per realizzazione in Basilicata di centri per la raccolta di eccedenze alimentari e non. Il bando era rivolto a raggruppamenti di associazioni di volontariato, enti caritatevoli, delle diocesi di Basilicata, organizzazioni non lucrative di utilità sociale. A chiusura dello sportello a febbraio 2020 sono state candidate quattro proposte progettuali che prevedono un Centro logistico eccedenze (Cle), cioè un punto fisico di raccolta, stoccaggio e smistamento delle eccedenze raccolte, in quattro aree della Basilicata: nella provincia di Matera, a Potenza città e paesi limitrofi, nella zona Sud della Basilicata e nel Vulture Alto Bradano. Le proposte sono state ritenute tutte valide e ammissibili. Però a fronte di una richiesta di contributi di 570 mila euro, il fondo disponibile era di 300 mila euro. Ora i progetti saranno tutti finanziati. Potrà, così, partire subito su tutto il territorio regionale la distribuzione delle eccedenze alimentari, dei medicinali e non solo, a favore di famiglie, anziani, persone in grande difficoltà economica, accentuata dall’emergenza Covid-19.
Obiettivo: aiutare per il tramite delle organizzazioni caritatevoli, la Caritas in primis, e delle associazioni di volontariato, le persone in difficoltà
L’esecutivo lucano, inoltre, ha stanziato nella stessa riunione un ulteriore importo di 300 mila euro per sostenere le iniziative della Caritas e di eventuali altre organizzazioni assistenziali, impegnate in questo periodo emergenziale a sostenere le persone bisognose.
Commenta l’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo, che ha proposto i provvedimenti: “In questo momento il nostro obiettivo è quello di non fare restare nessuno indietro. Tutti devono sentire la vicinanza della Regione e delle istituzioni, a cominciare dal soddisfacimento dei bisogni primari. Abbiamo coinvolto il mondo dell’associazionismo e quello ecclesiale che sono i primo ad accogliere e a rispondere alle richieste di aiuto”.
“Abbiamo voluto pensare agli ultimi, a tutti quelli che in questo momento di grandissima difficoltà hanno bisogno di aiuto e di assistenza”, ha detto il presidente della Regione, Vito Bardi. ”Nessuno è lasciato solo. La Caritas e le associazioni di volontariato sono veri presidi sul territorio. Con la loro collaborazione diamo ai più deboli, e in tempi stretti, un punto di appoggio e di accoglienza”.