Società e Cultura

Garante dell’Infanzia: pubblicato il “Documento di medicina scolastica”


La rete dei Garanti regionali dell’Infanzia e dell’Adolescenza e delle Province autonome, riunitasi a Bari nelle giornate del 28 e 29 settembre, per affrontare il tema della tutela del diritto alla salute delle persone di minore età, con la partecipazione della sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, e del presidente nazionale dell’Unicef, Francesco Samengo, ha ritenuto di avviare una riflessione sul tema della medicina scolastica.

A comunicarlo il garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano.

“L’attivazione di servizi di medicina scolastica rappresenta la concretizzazione di importanti presidi sociosanitari direttamente operanti nella quotidianità della vita scolastica a stretto contatto con studenti, genitori, docenti e personale Ata. Una declinazione quanto mai opportuna della medicina territoriale.

Invitiamo il Governo – si legge nel documento – ad adottare idonee misure affinché le Regioni ripensino i servizi di medicina scolastica adeguandosi a quanto previsto dall’art. 14, comma 1 lett. e), della legge 23/12/1978, n. 833, (istituzione del Servizio sanitario nazionale) in materia di igiene e medicina scolastica, riaffermando l’importanza degli interventi a tutela del benessere e dello sviluppo psico-fisico degli alunni e delle alunne.

Si rende altresì auspicabile – si esplicita nel documento – la revisione del d.lgs 502/1992 per promuovere i servizi di medicina negli ambiti territoriali. Le criticità esplose con la pandemia da Covid 19 hanno reso necessario e sempre più urgente promuovere il coordinamento tra settore sociosanitario e settore scolastico, che purtroppo negli ultimi tempi ha manifestato uno sterile scollamento.

Nelle scuole così troverebbero realizzazione servizi sociosanitari che permetterebbero non solo di affrontare più efficacemente l’attuale emergenza, ma di intervenire su aspetti di primaria importanza, quali quelli igienico sanitari, quelli nutrizionali legati alla refezione scolastica, quelli relativi al sostegno psicologico delle persone di minore età.

La medicina scolastica – si sottolinea nel documento – consente di creare figure di raccordo tra famiglie e medicina del territorio, in grado di dare risposte sempre più efficaci alle esigenze di benessere della comunità scolastica, garantendo interventi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie dell’età evolutiva, interventi di assistenza e di monitoraggio delle condizioni di benessere degli studenti”.

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