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Gelo-neve: le preoccupazioni della Cia per colture ortive e “caro bollette riscaldamento”


Il gelo e la neve di questi giorni hanno conseguenze dirette sulle coltivazioni ortive in campo quali cavoli, verze, cicorie, e broccoli, oltre a preoccupare per l’andamento vegetativo delle ortofrutticole. E’ l’allarme lanciato da Cia-Agricoltori di Potenza e Matera che segnala inoltre l’effetto pesante del “caro bollette” specie per riscaldare le serre e le aziende agricole. Finora le temperature non particolarmente rigide hanno consentito di non utilizzare troppo il riscaldamento in serra, nei depositi, in casa, ma l’inverno è ancora lungo e anche chi ha investito per impianti più autonomi sostenibili non è immune da questi rincari. Disagi sono segnalati anche nella viabilità delle aree rurali e delle contrade specie nell’area sud e della montagna materana dove, come al solito, sono i trattori degli agricoltori a liberare le strade.

Ma – rileva l’Associazione Pensionati Cia – l’aumento in bolletta di luce e gas da ottobre, rischia di rivelarsi una bomba sociale e soprattutto per gli agricoltori pensionati che percepiscono assegni al minimo e che, negli ultimi anni, si sono addirittura visti erodere il potere d’acquisto delle pensioni di oltre il 30%. Anp-Cia sollecita le istituzioni a stringere sulla questione scongiurando il peggio per molti cittadini e per quei pensionati, tanti, che sono già in difficoltà e lottano quotidianamente contro condizioni di vita per nulla dignitose, non avendo la garanzia di beni fondamentali come cibo e spese sanitarie. Problema, sottolinea Anp-Cia, che paralizzerà ancora di più le aree interne e rurali, come dimostrato anche dalla pandemia, le più carenti di servizi essenziali e socio assistenziali.

Inoltre, Anp-Cia ricorda che nel 2020 sono state oltre 10 milioni, il 59,6% del totale, le pensioni erogate dall’Inps con un importo inferiore a 750 euro, con la percentuale che sale al 72,6% per gli assegni delle donne ed è ben più elevata se si prendono le sole gestioni degli ex lavoratori autonomi. In questo caso, la quota di assegni è al di sotto dei 750 euro mensili.

Dunque, per Anp-Cia, è arrivato il momento di rivedere il sistema della formazione dei costi sulla bolletta, tenuto anche conto del fatto che, attualmente, i cosiddetti “oneri di sistema” incidono fino al 50% del totale rispetto ai consumi reali. Infine, vanno anche mantenute tutte le agevolazioni e i bonus sulle bollette a beneficio dei soggetti con disagio sociale, comprese quelle introdotte per l’emergenza Covid. La difesa dei più deboli resti una priorità come previsto dalla Costituzione.

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