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Forte rumore questa notte al Cova di Viggiano


di Giambattista Mele

Questa notte, tra le 00,30 e le 01,06 del 5 gennaio 2019, i cittadini di Viggiano e Grumento Nova che abitano in prospicienza del Centro Olio val d’Agri, hanno vissuto un’altra esperienza entusiasmante: sembrava che l’area si fosse trasferita nel bel mezzo di una tempesta di bora a Trieste, di quelle che ti portano via a causa della forza imponente del vento triestino.

Un rumore assordante all’improvviso ci ha fatto sobbalzare dal letto, anche se in un primo momento sembrava fosse una enorme folata di vento gelido di tramontana che in questi giorni ha portato le temperature nella nostra valle tra -1 e -6 °C. Quando il rumore si accentuava mi sono alzato (credo che più di qualcuno tra i due comuni abbia fatto la stessa cosa che ho fatto io) ed allora tutto si è dispiegato davanti ai miei occhi ed alla mia piccola videocamera! Come sempre ho ritenuto utile fotografare e filmare ad uso e consumo dei cittadini, nella speranza che questa ricorrenza abbia a finire al più presto!

Qualche settimana fa ho richiesto ad ARPAB i dati del rumore di alcuni giorni tra novembre e dicembre, che puntualmente NON SONO ARRIVATI; anzi, la cosa è buffa: mi è arrivata una mail di risposta del dr. Bove che – utilizzando al sua posta elettronica personale e non la pec con la quale avevo fatto richiesta – non è risultata utile per poter leggere quanto scritto, nè per poter scaricare i dati eventualmente allegati. Direi che siamo al ridicolo. Com’è possibile tutto ciò?

Ad ogni modo, anche questa volta attendiamo con la nostra solita pazienza che

1) ARPAB ci invii non solo i dati pregressi ma anche e soprattutto gli ultimi che abbiamo richiesto;

2) ARPAB comunichi a tutti gli enti istituzionali i dati, ma soprattutto al Comune di Viggiano che non più di due mesi fa ha approvato il Piano Acustico Comunale per i dovuti e conseguenti adempimenti;

3) il Comune di Viggiano, alla luce dei dati sull’inquinamento acustico prenda i dovuti provvedimenti e commini le sanzioni previste per i superamenti;

4) che il Dipartimento Regionale Ambiente ed Energia anche per il tramite dell’Ufficio Compatibilità Ambientale, prenda i dovuti provvedimenti ed applichi ulteriori prescrizioni all’ente gestore, poichè in fase di autorizzazione si era scritto che tali “inconvenienti” non sarebbero più capitati;

5) in ultima analisi, è diritto di tutti i cittadini CONOSCERE QUANTO STA ACCADENDO COSI’ FREQUENTEMENTE AL COVA, dunque le cause e gli effetti di tali “EVENTI”,

Qualora non dovessimo ricevere esaurienti risposte dagli uffici sopracitati, ci vedremmo costretti ad informarne l’autorità giudiziaria, visto che oramai rimane sempre più spesso l’ultimo baluardo dei cittadini per far rispettare i propri diritti e per vedere rispettato il principio della protezione della salute, regolato dall’art. 32 della nostra Costituzione.

Solo le prossime settimane sapranno suggerirci quale sarà la strada migliore da percorrere.

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