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Firmato il protocollo per i vaccini Covid nelle aziende

Si inizierà a maggio su base volontaria


I vaccini anti Covid nelle aziende entrano nel nuovo protocollo per la sicurezza e il contrasto al Covid nei luoghi di lavoro, frutto di una intesa tra il Governo, le imprese e i sindacati. La novità più importante dell’aggiornamento del protocollo risiede proprio nell’avvio del canale aziendale (parallelo alla rete ordinaria dei centri vaccinali) per l’inoculazione dei vaccini.

L’adesione dei datori di lavoro e dei lavoratori sarà volontaria. Le aziende potranno candidarsi, senza requisiti di carattere dimensionale, e la vaccinazione verrà in quel caso offerta a tutti i lavoratori a prescindere dalla qualifica e dal contratto. I costi di allestimento degli spazi, reperimento dei medici e somministrazione sarebbero interamente a carico dell’azienda, mentre sarebbero in carico al servizio sanitario regionale la fornitura dei vaccini e dei dispositivi di somministrazione (le siringhe). Le aziende potranno organizzare la vaccinazione all’interno dei propri spazi oppure in strutture sanitarie private attraverso specifiche convenzioni o, ancora, presso le strutture dell’Inail. E potranno anche “associarsi” tra loro per sfruttare spazi di una di esse.

La condizione indispensabile è che vi siano sufficienti dosi di vaccino a disposizione. Come detto, infatti, il canale aziendale non sarà mai alternativo a quelli sanitari, ma aggiuntivo. La vaccinazione in azienda, in altri termini, secondo il protocollo entra nel piano strategico nazionale del commissario straordinario come elemento in più, che non penalizza le altre strategie di vaccinazione (per età, per patologie e nei centri vaccinali abituali).

Protocollo_vaccinazioni_Covid_luoghi_lavoro_DEF

 

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