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Estate 2020, rapporto ENIT: l’industria del turismo combatte contro la paura del virus


La prima estate “Al tempo del Covid -19” sta per entrare nella sua fase più calda.

I giorni del “Solleone” si avvicinano, e l’industria turistica Italiana prova a reagire allo tsunami economico conseguente all’emergenza sanitaria ancora in atto.

Come spesso abbiamo ricordato, inoltre, nella programmazione delle vacanze estive, conta moltissimo anche la “percezione del pericolo”, l’elemento psicologico.

In ogni caso, c’è da fare i conti con una situazione epidemiologica che per il momento appare sotto controllo, pur presentando ancora dati molto diversi tra il nord ed il sud del Paese.

Entrando nel merito, l’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) ha diffuso le prime previsioni su quali saranno i comportamenti degli Italiani (e dei turisti stranieri) nel corso dell’Estate.

Il primo dato lampante è il seguente: fino a questo momento, per il mese di Agosto, soltanto quattro camere su dieci delle strutture ricettive italiane (Alberghi e B&B) risultano prenotate.
In realtà, considerando tutti gli aspetti sopraelencati, non è nemmeno un dato terribile.
Gli italiani, infatti, dimostrano comunque di non voler rinunciare al relax delle vacanze estive, nonostante la paura del virus e di un nuovo lockdown.

Se si restringe l’ambito alle prenotazioni che riguardano le grandi città d’arte del nostro Paese, si può notare che il calo esiste ma non è un crollo.

Ad esempio, per il mese di Agosto, a Firenze sono disponibili ancora soltanto il 26% delle camere, il 38% a Roma, il 39% a Milano e il 47% a Napoli.

Più in difficoltà Venezia, con il 69% di camere ancora disponibili.

Ma chi saranno i viaggiatori italiani dell’estate 2020?

A questo proposito, Enit ha effettuato un’indagine telefonica su un campione di quattromila cittadini italiani.

Dal sondaggio è venuto fuori che saranno in maggioranza uomini i turisti italiani dell’ estate 2020 (57%), che la fascia d’età che si muoverà di più sarà quella tra i 36 e i 55 anni (40%).

Ancora si evince che in vacanza andranno soprattutto diplomati (45%) contro un 23% di Laureati che sceglieranno di godersi qualche giorno di meritato riposo. Altro dato interessante è che probabilmente sarà l’estate delle famiglie: il 54% dei nuclei familiari intervistati ha dichiarato di volersi muovere contro il 38% delle coppie.
Dichiarano di non voler rinunciare alle vacanze il 23,7% dei pensionati, seguono a ruota gli impiegati con il 23,6%, più staccati gli operai (15%) mentre solo il 5% dei dirigenti ed il 4,2% dei liberi professionisti dichiarano di voler prendere una pausa dalla propria occupazione.

Questi i numeri dell’Italia che prova a reagire, nel corso della prima estate di convivenza con il CoronaVirus.

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