Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta a firma dell’ex assessore regionale all’agricoltura ed attuale consigliere comunale della città di Potenza Roberto Falotico.
“Attraverso questa riflessione, vorrei porre l’attenzione sulla situazione di emergenza sanitaria che sta vivendo la nostra regione. Provo a fare qualche valutazione per cercare di fare luce su una tematica quale la capacità ricettiva delle strutture sanitarie Pubbliche della Basilicata in tempo di Covid.
Stiamo vivendo uno dei periodi più complicati della nostra storia recente. La Pandemia ha stravolto il nostro stile di vita, ha modificato forse per sempre le nostre abitudini quotidiane. Già nel corso dei primi mesi dell’anno, nonostante il lockdown generalizzato, il nostro sistema sanitario regionale è stato messo a dura prova dalla virulenza e dall’imprevedibilità di una malattia fino a quel momento sconosciuta.
Premetto che non è mia volontà aumentare il coro delle polemiche perchè tutto ciò non serve alla vera causa, anzi, attraverso questa breve riflessione, vorrei offrire qualche spunto per provare a venir fuori da questa terribile emergenza.
A causa del repentino aumento dei contagi delle ultime settimane, i nostri presidi di Sanità Pubblica stanno tornando a riempirsi di Pazienti Covid.
Come tutti sappiamo, purtroppo, le altre patologie continuano a colpire e molti cittadini lucani iniziano a trovare serie difficoltà nel ricevere le attenzioni e le cure adeguate.
Partendo dalla situazione attuale, il rischio è che si possa ritornare ad una progressiva sospensione delle prestazioni che non riguardano il Covid-19.
Nel corso della prima ondata, quante persone hanno patito e forse hanno pagato con la vita la sospensione di questi servizi?
Se tutti noi abbiamo davvero a cuore il diritto alla salute di tutti i cittadini lucani, allora dobbiamo provare in fretta ad intervenire. Dico in fretta perchè ogni minuto di ritardo rispetto a scelte fondamentali, potrà farci cogliere di sopresa e sprovvisti di risposte adeguate.
In previsione di mesi ancora più difficili di quelli che stiamo vivendo, diventa strategico tornare ad immaginare il completamento e l’utilizzo di strutture dedicate esclusivamente ai pazienti Covid.
Per prima cosa, corre l’obbligo di ringraziare con sincerità tutti gli operatori sanitari, mai adeguatamente e veramente “ringraziati”, che da Marzo sono in prima linea a combattere contro questo nemico invisibile.
Poi, a parere di chi scrive, è necessario fare uno sforzo comune (che coinvolga tutti i livelli Istituzionali) per provare a rendere fruibili quelle strutture, penso ad esempio all’Ospedale da campo donato dal Qatar in testa, che possono concretamente rispondere all’esigenza di contenimento del Virus. A tal proposito, non so, lo dico volgarmente, chi deve mettere mano alla tasca: il Qatar si è detto disponibile a fornire tutto ciò manca (macchinari e tecnologie)?
Lo Stato o la Regione anticipino queste somme.
Dobbiamo compiere insieme ogni sforzo per non lasciare indietro nessuno.
Sono convinto che i governi (nazionale e regionali) sono consapevole del fatto che è necessario accellerare nella direzione del completamento e della messa in funzione delle strutture specializzate alla cura dei Pazienti Covid.
Un altro sforzo comune poi deve essere compiuto nella direzione del potenziamento della medicina territoriale e delle unità di assistenza domiciliare: molte famiglie avranno necessità di essere seguite passo dopo passo nel decorso della malattia.
In ultimo, dobbiamo anche pensare al rafforzamento dei presidi di Sanità Pubblica presenti sul territorio.
Dal San Carlo al Madonna delle Grazie, agli ospedali del territorio: serve personale.
Abbiamo impellente necessità di assumere medici, infermieri, operatori socio sanitari.
In questa fase, il sistema Sanitario Regionale è una priorità per tutti noi.
Bisogna concentrare tutte le energie sul potenziamento delle strutture e sulle nuove assunzioni: l’emergenza sanitaria in corso può e deve essere l’occasione per rendere la Sanità Pubblica realmente fruibile ed efficiente nella Basilicata del futuro.
Questa è una battaglia che si vince soltanto unendo le forze e programmando con equilibrio il futuro della sanità di questa regione.
Sono convinto che ognuno farà la sua parte, con generosità. I meriti saranno della coscienza collettiva, le comunità vincono battaglie tremende allorquando sanno fare sintesi.”