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Don Marcello Cozzi incontra gli studenti all’Istituto Superiore G.Peano a Marsico Nuovo


Lo scorso martedì 5 aprile 2022, l’IIS “ G.Peano “ di Marsico Nuovo ha ospitato, presso la sede di Marsico Nuovo, il vicepresidente dell’associazione “ Libera”, Don Marcello Cozzi, che ha tenuto un interessante e coinvolgente incontro con gli studenti sul tema della legalità, declinato attraverso le storie di alcune donne, vittime innocenti di mafia e protagoniste del suo libro “ Lupare rosa. Storie di amore, sangue e onore”, pubblicato nel 2019.
Giuseppina Pesce, Cetta Cacciola, Anna Nocera sono solo alcuni dei nomi presenti nella lista delle donne, vittime del sistema mafioso, colpevoli di aver osato violare il codice d’onore, rinnegare le origini e sfidare la potenza della propria famiglia attraverso tentativi più o meno riusciti di collaborazione con la giustizia.
Don Marcello ha tenuto a precisare con forza che il motivo che lo ha spinto a dare voce a coloro che alzano la testa, consapevoli di aver perso tutto tranne che la dignità, risiede nel fatto che “ le cose esistono soltanto quando se ne parla “. Se egli non avesse parlato di queste donne e affiancato ad ognuna di loro un volto, nessuno avrebbe portato alla luce la verità della loro triste sorte. È per questo motivo che la divulgazione, la stampa, i media giocano oggi un ruolo fondamentale per la conoscenza di queste storie, cosi come i social media hanno avuto un ruolo fondamentale nel permettere a queste giovani donne, poco più che ragazzine, di conoscere una realtà diversa da quella fatta di crimini, molestie, torture e sangue in cui sono cresciute, motivandole alla ribellione, anche se con esiti nefasti.
La discussione si è poi incentrata sul tema “ la mafia nel territorio lucano non esiste “, che spesso sentiamo dire in alcuni contesti. Don Marcello, invece, ha ribadito che non è così: in Basilicata non ci sono state manifestazioni “cruente”, come le stragi che si sono verificate in altri territori del Sud Italia , ma non è certamente lontana dalle trame del sistema e dalle infiltrazioni malavitose. La Basilicata è territorio di passaggio, di scambio di merci della criminalità organizzata : lo è stato in passato e lo è anche oggi.
La mafia è “anti-cultura”, in quanto essa si basa su ideologie patriarcali, che mirano ad annullare la dignità della persona e a diffondere una mentalità violenta e repressiva della libertà di pensiero e di azione di chi vi aderisce intenzionalmente o per appartenenza familiare, come nel caso delle protagoniste delle storie raccontate, desiderose di perseguire le loro aspirazioni affettive o professionali lontane dal loro contesto di origine.
L’attenzione degli studenti è stata considerevole e così l’interesse per il tema, come si è evinto dalle tante domande poste al relatore, che prima di andare via ha indicato la strada per fare della legalità non un abito di cui vestirci qualche volta, ma un habitus mentale importante per fare la differenza, ovvero “noi da parte vogliamo stare?” Dagli applausi e dai commenti ci pare di poter affermare “dalla parte della giustizia e della legalità!”

Ginevra Incerto
VA del Liceo Scientifico
IIS “G. Peano” di Marsico Nuovo

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