Politica

Diritti delle persone con disabilità. L’azione nonviolenta di Bolognetti prosegue


Per una volta, almeno una, sarò didascalico, o quasi.

Voglio innanzitutto ringraziare medici e infermieri dell’Ospedale di Lagonegro e in particolare del Pronto soccorso. Grazie per la cura e per l’attenzione e grazie anche per il coinvolgimento. Può succedere, in questo Paese troppo spesso perso alle ragioni del diritto e dei diritti umani, che il personale di un ospedale di frontiera, quotidianamente impegnato a rispondere a una domanda di salute, il personale sanitario di uno di quegli ospedali “ridimensionati” nonostante siano presidio vitale per il territorio, manifesti attenzione, interesse e anche partecipazione per le ragioni dell’azione nonviolenta che sto conducendo.

Grazie di cuore al compagno Gianni Pittella, per le preziose parole che ha voluto rivolgermi. Sono certo, più che certo, che Gianni comprenderà le ragioni che mi inducono a proseguire l’azione nonviolenta in corso.

Grazie al dr. Diodoro Colarusso, costantemente presente, con il quale capita di chiacchierare non solo di questioni mediche. Grazie al dr. Marcello Pittella, che dopo una scrupolosa visita mi ha suggerito di effettuare ulteriori e opportuni esami clinici. Grazie al mio medico di base dr. Marcello Ponzo.

Come detto l’azione in corso prosegue, deve proseguire. Voglio ancora provare a nutrire quello “Spes contra spem”; il dialogo necessario per far comprendere che ci sono delle urgenze. Potrebbe anche succedere che in nostri interlocutori ci riservino sorprese.

Di una cosa sono certo: da questa parte di una barricata che non c’è, stiamo semplicemente chiedendo al Ministro Speranza di onorare la legge e la Costituzione. Sto provando, con i miei compagni di strada, di marciapiede, di una vita o di un giorno, a guadagnare un pezzettino in più di rispetto per diritti che sono diritti umani, di rispetto di quella Costituzione scritta sostituita dalla Costituzione materiale.

Sì, proseguo. Proseguo con il necessario rigore e esercitando il massimo dato di prudenza possibile, considerando la natura dell’azione in corso.

Il 2 ottobre ricorre la Giornata Mondiale della nonviolenza istituita dall’Onu con la Risoluzione A/RES /61/271. C’è da augurarsi che si non celebri il mero simulacro della nonviolenza.

Che viva la nonviolenza e non sia solo un ricordo sbiadito e un po’ logoro, una figurina di un vecchio album da tirar fuori di tanto in tanto, magari una volta all’anno per fare bei discorsi.

Nonviolenza è vita, lotta, dialogo. Per favore non trasformatela in un simulacro.

Voglio vedere quanti saranno gli ipocriti, i farisei e i sepolcri imbiancati che avranno la faccia tosta di parlarne e riempirsene la bocca.

 

Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, Consigliere dell’Associazione Coscioni e membro del Consiglio generale del Prntt (in sciopero della fame dalle ore 23.59 dell’11 settembre e in digiuno dalle ore 23.59 del 23 settembre)

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