Lavoro

Decreto Ristori, FAI CISL: “lavoratori agricoli discriminati, il Governo corra ai ripari”

Il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, condivide l’allarme lanciato dal segretario nazionale Onofrio Rota sulle lacune contenute nel Decreto Ristori in quanto “esclude i lavoratori agricoli dall’indennità di mille euro, riconosciuta a tante altre categorie, e poiché non prevede alcuna proroga per la cassa integrazione degli operai agricoli”. Secondo la Fai Cisl, inoltre, “il trattamento di malattia per Covid-19 viene decurtato dalle giornate di lavoro degli assunti a tempo determinato, che rappresentano il 90 per cento dei lavoratori agricoli: una norma che incide negativamente sul calcolo della disoccupazione agricola, con gravi ricadute su questo ammortizzatore sociale, fondamentale per quasi un milione di lavoratrici e lavoratori del settore”. Di qui la richiesta recapitata al governo di “approfondire la questione e porre rimedio a queste gravi mancanze, provvedendo, già con i prossimi immediati interventi, a rifinanziare integrazioni al reddito anche per i lavoratori agricoli, visto che certamente non navigano nell’oro e viste le misure adottate a sostegno delle imprese”. Intervenendo al comitato esecutivo nazionale il segretario lucano Cavallo ha detto che “è inaccettabile il trattamento discriminatorio riservato ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto agricolo che pure hanno dato un contributo importantissimo in questi difficili mesi spesso rappresentando la prima linea in piena emergenza per garantire l’approvvigionamento di beni di prima necessità”.

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