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Da Operatori Turistici Val d’Agri una prova concreta di ospitalità in sicurezza


Gli operatori della ricettività turistica della Val d’Agri stanno dando una prova concreta che è possibile pernottare e mangiare in piena sicurezza nelle strutture della valle.

Dal 24 aprile scorso una decina di alberghi e le oltre 60 strutture extralberghiere dell’area stanno accogliendo il personale impegnato nei lavori di manutenzione straordinaria del Centro Oli di Viggiano. “Le strutture – riferisce Michele Tropiano, presidente del Consorzio Turistico Alta Val d’Agri che ha coordinato l’”operazione ospitalità straordinaria” facendo rete e mettendo a punto un piano operativo – sono tutte piene, anche se c’è una riduzione sensibile della capacità totale di posti letto. Circa il 80% delle camere ospita un solo cliente mentre il restante numero arriva a due”. Complessivamente invece gli alberghi (da 1 a 3 stelle) dispongono di 350 camere e un massimo di 750 posti letto a cui si aggiungono le 250 camere e i 650 posti letto degli extralberghieri, di cui 21 B&B. “Buona parte del personale che lavora a Viggiano – spiega ancora Tropiano – ha scelto appartamenti e case messi a disposizione dei proprietari, in verità non tutti affittacamere con iscrizione alle imprese. Ci interessa sottolineare – aggiunge – che il nostro impegno straordinario sta dando i risultati auspicati con uno sforzo di tutti i titolari di garantire il massimo della sicurezza e il rispetto delle prescrizioni.

Nei ristoranti degli alberghi abbiamo rafforzato ogni misura e aggiornato il nostro personale”. Secondo i protocolli di sicurezza sul lavoro adottati dalle imprese appaltatici della manutenzione del Centro Oli il tracciamento avviene con periodicità stabilita attraverso la somministrazione dei tamponi a tutto il personale. “Questo – dice il presidente del Consorzio Turistico – ovviamente ci consente di lavorare con maggiore serenità e noi stessi sottoponiamo costantemente il personale a screening anti Covid 19”. L’attività di ospitalità e servizi proseguirà almeno sino al 10 giugno prossimo tenendo impegnati gli operatori di ricettività e servizi che proprio per il “pienone” in Val d’Agri si sono allargati a Brienza dove ci sono alberghi e strutture extralberghiere anch’essi vicini al completo.

“Credo che questa sia la testimonianza – afferma Tropiano – della nostra offerta di ospitalità in sicurezza che vogliamo offrire quest’estate ai turisti che amano la vacanza naturalistica, enogastronomica, culturale, all’aria aperta e nel Parco Appennino Lucano, invitandoli a venire in tranquillità. E a questo si aggiunge il Progetto annunciato dall’assessore Cupparo che prevede una funzione importante attribuita all’ospedale di Villa d’Agri quale presidio anti Covid anche per i turisti”. L’auspicio degli operatori è che una volta andati via i lavoratori del comprensorio petrolifero arrivino famiglie, gruppi e comitive di turisti e ritornino i più affezionati, lombardi,  laziali e pugliesi e che possano riprendere la banchettistica legata agli eventi e le sagre (fagioli, castagne, salumi, tartufi, ecc.) di grande richiamo. Nell’estate 2019 (il confronto con il 2020 non è possibile) le strutture della ricettività alberghiera e non hanno superato le 20mila presenze.

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