Lavoro

Da emergenza lavoro si esce solo con un’agenda di priorità condivise


“L’incremento del 368% di ore di cassa integrazione erogate in Basilicata nello scorso mese di gennaio per l’emergenza sanitaria, rispetto a gennaio 2020, secondo i dati diffusi oggi dall’Inps, sommato al calo consistente dei rapporti di lavoro a tempo determinato e precario reso noto dall’Osservatorio sul Precariato dell’Inps, confermano la necessità di misure urgenti per rimettere «in circolo» le persone che hanno perso il lavoro e che, purtroppo, lo perderanno”.

A sostenerlo è il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli riferendo che solo a gennaio le ore di cig erogate nella nostra regione ammontano a 1,5 milioni, di cui 810mila per la cig ordinaria, 440mila da fondi di solidarietà e 240mila da cig in deroga. Bisogna poi aggiungere le circa 20mila domande di NaSpi che provengono dalla Basilicata per rilanciare l’impegno che deve diventare di tutti i soggetti sociali ed istituzionali a restituire un futuro alla nostra regione e al nostro Paese. In Basilicata la situazione di svantaggio preesistente (perdita di capitale umano, la transizione demografica non governata, la fuga verso le Università del Centro e del Nord, la faticosa costruzione di una cultura industriale adeguata alle sfide della globalizzazione) è stata aggravata dal Covid: 8mila sono i posti di lavoro andati persi dall’inizio della pandemia, e la situazione, nell’attuale scenario segnato dai contagi, non è destinata a migliorare.  E  allora – aggiunge Tortorelli – dobbiamo ripartire dall’esigenza di un profondo cambiamento delle politiche, pena l’aggravarsi delle precarietà ed il permanere di condizioni di marginalità socio-economica della regione. Occorre fare in fretta con Next Generation UE e tutte quelle azioni che possano rilanciare ripresa e occupazione, poiché continuiamo a perdere occupazione.

La Uil condivide le preoccupazioni di Draghi per i nostri giovani, per l’occupazione delle donne e per le aree del Mezzogiorno. Le risorse di Next Generation UE dovranno essere investite per colmare questi gap ormai drammatici, tenuto conto che il Covid rende più urgenti le ragioni di una svolta e sollecita anche noi ad offrire un contributo più adeguato di partecipazione ad una azione comune secondo  un’agenda di priorità condivise. E da qui – dice il segretario della Uil – prende ispirazione la nostra idea di “Regione Laboratorio” nella quale la tutela dei lavoratori  che hanno perso il lavoro e delle famiglie che vivono sulla soglia di povertà è parte centrale.  La Regione prenda in mano con più determinazione questa situazione ed ascolti di più le forze della rappresentanza sociale ed economica che dimostrano ogni giorno senso di responsabilità e cura dell’interesse generale e che però chiedono anche un cambio di passo nella gestione dell’emergenza”.

 

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