Società e Cultura

Credere nella Meritocrazia italiana non è utopia


L’ambizione di non arrendersi o abbandonarsi all’indifferenza ed all’impotenza, fino a cambiare le cose, ispirandosi a Thomas Edison: “il valore di un’idea sta nel metterla in pratica” è da questi principi che durante il lockdown da COVID-19 nasce un movimento costituito da “Persone” che hanno costruito nella loro vita professionale. Come asserisce il Presidente e Fondatore Walter Mauriello – si è scelto di dimostrare che l’Italia può risorgere con le teste dei migliori, in un periodo in cui le distanze, la solitudine e il senso di sconfitta e di smarrimento poteva essere più forte di qualsiasi volontà – “Meritocrazia Italia” nasce come un’associazione apartitica, poco meno di un anno fa con l’intento di dare vita ad un progetto aggregativo, presentata al Governo ed al Parlamento con centinaia di riconoscimenti, ha oggi diramazioni in tutta Italia suddivisa in Dipartimenti. Il suo fondamento è la valorizzazione del merito, della formazione, dell’equità e dell’impegno sociale ed ambientale, nella convinzione che ci sia un Paese meraviglioso da vivere e raccontare e che sia giunto il momento di offrire un messaggio di speranza e disponibilità, ripartendo da una concreta rivoluzione culturale e dalla riaffermazione di un saldo sistema valoriale di base.

 L’articolata macchina di Meritocrazia Italia sforna ogni giorno comunicati che riguardano tematiche diverse, dalla Giustizia, allo Sport e Politiche Sociali, Istruzione e Formazione, Innovazione e Sviluppo, per dare voce ai cittadini si cerca di analizzare, settore per settore, tutti gli aspetti della nostra società e di proporre alle Istituzioni (Governo in primis) soluzioni alternative.

Un’associazione di valori a cui tutti possono aderire il cui principale scopo è senz’altro l’equità sociale, quell’equilibrio che vige all’interno di una comunità per far sentire tutti protagonisti di un intero tessuto sociale, la sfida è quella di proporre un progetto aggregativo fondato sulla valorizzazione del merito e dell’impegno sociale che sappia porsi a beneficio di tutti e non contro qualcuno, un contenitore che possa fungere da spazio concreto di dialogo costruttivo e propositivo e e rappresentare un laboratorio di idee e di progetti in cui far confluire tutti coloro che hanno una storia da raccontare, soluzioni da proporre, iniziative da segnalare o esperienze virtuose da condividere. 

Nell’enorme panorama del nostro Paese puntare sulle energie elevate e di prestigio dev’essere il giusto riferimento per offrire un messaggio di speranza e positività, mettendosi al servizio di chi ha molto da condividere ma che non riesce sempre a veicolare con la giusta cassa di risonanza per ridare voce a l’Italia che Merita. Meritocrazia Italia pera con team di collaboratori stabili impegnati a gestire le diverse attività dell’associazione e i tanti tavoli di confronto secondo una struttura articolata e baricentrata all’incrocio tra sezioni territoriali e dipartimenti tematici.

Nella specie, i presidi territoriali, tutti facenti capo al Coordinamento Nazionale delle Regioni, sono cellule dimensionate sulle 20 Regioni, ciascuna gestita da un Coordinamento Regionale in costante sviluppo di ampliamento verso una capillarità che inizia ad interessare le realtà provinciali con il proposito di prossima copertura di tutti i territori comunali, 16 ripartizioni, ciascuna partecipata da professionisti ed esperti di settore e gestita da un responsabile Dirigente dell’Associazione; tutte facenti capo al Coordinamento Nazionale dei Dipartimenti.

La sfida di Meritocrazia Italia è quella di canalizzare la competenza al servizio della cosa pubblica, grazie all’impegno di tutti coloro che credano sia possibile operare insieme, contro nessuno e per il bene comune, per creare una società equa e giusta, meritevole ed aperta, che consideri le persone in base alle loro qualità, che rimuova gli ostacoli economici e sociali, che premi il merito e non i privilegi, che abbandoni le logiche disegualitarie, clientelari e classiste, per dare spazio alla piena estrinsecazione dell’individuo nel contesto sociale di base e di riferimento.Per continuare a credere che sia possibile creare una società migliore e più giusta, ripartendo, oggi più che mai, dell’impegno dei meritevoli, da non obbligatoriamente individuare nell’elite dei migliori curricula, ma in coloro i quali ogni giorno, in qualunque ambito e partendo da qualunque condizione iniziale, senza lamentarsi, spesso sentendosi non considerati o addirittura irrisi e senza accettare l’odio per l’altro come reazione agli immancabili fallimenti umani, fanno il loro lavoro onestamente cercando costantemente di migliorare se stessi ed il mondo che li circonda.

 

Grazie a tale messaggio di positività, in pochi mesi sono nati coordinamenti in ogni Regione (ed in moltissime Province e Comuni)sono stati pubblicati oltre 1000 articoli e testi di approfondimento su tematiche di rilevanza nazionale e locale, a depositare diverse proposte di legge, ma, soprattutto, ad aggregare persone provenienti da ogni parte d’Italia (e da alcune sedi estere) con differente estrazione professionale e politica, tutte accomunate dalla sola volontà di costruire un percorso virtuoso, finalizzato a recepire le varie istanze della società civile con l’intento di poter così elaborare ed offrire soluzioni ragionate, concrete ed equilibrate, convinti che le diversità siano fonti di ricchezza anziché motivo di divisione e che la competenza, in uno al recupero di una dialettica sana, garbata, propositiva e costruttiva, siano imprescindibili elementi di sviluppo di una nuova concezione della partecipazione attiva nella gestione della “cosa pubblica”.

Carmen De Rosa 

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