Dopo il periodo estivo, con i fragori e i fuochi pirotecnici che hanno accompagnato sagre, processioni e raduni canori, sembra che sia lievitata la voglia di fare consuntivi sui risultati ottenuti
Tolti i manifesti ridondanti delle manifestazioni che hanno animato i venti giorni più intensi dell’anno, restano eventi frugali ma non per questo meno importanti, di cui nessuno ne ha parlato se non nel ristretto raggio paesano. E pure sono eventi che, a mio parere, meritano molto e molta attenzione: proprio in virtù di quel fragore che una volta passato tutti biasimano in ragione del fatto che non si può vivere dieci giorni all’anno o, per dirla come il monsignore Sirufo, non possiamo essere ricchi per un solo giorno.
Ne ho un esempio semplice ma al contempo speciale, che ho osservato a Corleto Perticara. La mostra di oggetti e quadri di una cittadina che non si arrende alla noiosa vita paesana. Non si arrotola le dita durante l’anno né si lamenta per a mancanza di “tutto” e, cosa ancora più importante, non si fa fagocitare dalla routine tipica dei rioni paesani. Dove lo sport più praticato è scrollare fatti e misfatti locali, davanti alle fontane o seduti ad una panchina.
È il caso di Franca Muto, artista che si ingegna e dedica il suo tempo a realizzare oggetti decorati, dipinti e oggettistica di ogni ordine e grado. Un esempio di arte locale che non importa se ascrivibile all’arte d’avanguardia, Pop, estemporanea o Naif. È l’espressione di talenti latenti che rappresentano il panorama sommerso di intelligenze che dedicano il tempo che scorre nei mesi invernali che spartiscono l’anno “dell’emigrante” dal 28 giugno al 28 agosto. Sono quei mesi che tutti sappiamo, che tutti sanno, essere i mesi dove in questi paesi, la tranquillità assomiglia alla noia e la serenità alla tristezza. Franca Muto, invece, si esprime con l’arte del decoro e della pittura; e lo fa senza fragore svelandoci, in sordina, le capacità talentuose che questi luoghi, queste lande desolate dell’interno della Basilicata sanno custodire. Credo sia il tempo di scovare, paese per paese, ogni artigiano, ogni artista, ogni soggetto che dedica il tempo a forgiare ciò che l’animo di chi ha intorno paesaggi ameni gli suggerisce.
Andava detto ed andava portato alla luce; Franca Muto ha realizzato oggettistica e dipinti che ha esposto a Corleto Perticara durante le festività estive e credo e spero che ogni cittadino Lucano faccia tesoro, affinché esca allo scoperto con il proprio talento.
Gianfranco Massaro – Agos