È iniziata ieri nel Comune di Moliterno, “zona rossa” sottoposta ad Ordinanza del Presidente della Giunta della Regione Basilicata per il “divieto di allontanamento e di accesso dal territorio comunale”, l’attività dell’Asp di mappatura della popolazione residente nell’ambito di un progetto condiviso con la Regione Basilicata ed esteso a più centri abitati.
Sono state trecento le persone alle quali è stato effettuato ieri il tampone naso-faringeo e il test sierologico. L’attività di screening continuerà fino ad oggi domenica 26 aprile e riguarderà mille abitanti, uno per ogni nucleo familiare dell’intero Comune, scelti come componenti più “attivi” incaricati di uscire dalle abitazioni per le esigenze di vita e quindi potenziali vettori del contagio.
“Oggi diamo avvio ad un progetto innovativo voluto dall’Azienda Sanitaria di Potenza e concordato con la Regione Basilicata in quanto affianca due diverse tecniche di indagine – ha spiegato il direttore amministrativo dell’Asp, Giuseppe Spera – la tecnica classica basta sulla ricerca dell’Rna del virus attraverso il tampone oro-faringeo, e una tecnica finalizzata ad individuare lo sviluppo di anticorpi nei cittadini che hanno contratto l’infezione da Covid-19, attraverso un prelievo ematico. Raggiungiamo in questo modo un duplice scopo: quello di individuare persone asintomatiche o pauco sintomatiche e quello di capire quanto il virus si è sviluppato all’interno della popolazione di riferimento”.
“Per la prima volta in Italia si svolge un’indagine epidemiologica di questo genere” – ha affermato il direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio. Ecco l’intervista con Andrea Mario Rossi:
“I tamponi verranno processati dal laboratorio del Cotugno per non sovraccaricare quelli dove continuiamo a conferire quotidianamente – ha spiegato il direttore sanitario dell’ASP, Luigi D’Angola – i prelievi ematici, invece, saranno analizzati nei laboratori dell’ASP”. “La valenza dello studio che stiamo effettuando ci consentirà, per la prima volta, di vedere e provare a conoscere cosa c’è sotto la punta dell’iceberg, ossia i positivi asintomatici che sono il motivo del perpetuarsi dell’infezione – ha affermato D’Angola – Il nostro compito, in previsione dell’avvio della Fase 2, sarà quello di studiare tutto ciò che, fino ad oggi, non è stato possibile analizzare”.
“Moliterno – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone – diventa un laboratorio non solo lucano ma addirittura nazionale, perché indagini di questo genere nel corso dell’epidemia non sono state fatte. C’è un lavoro fatto a Vo, sui Colli Euganei, dove sono stati fatti solo i tamponi, mentre a Moliterno ai tamponi aggiungiamo l’esame ematico per vedere ciò che è accaduto nei giorni precedenti, per valutare cioè se ci sono soggetti asintomatici nella popolazione che hanno avuto il coronavirus. Quindi un momento importante che potrà servire a livello nazionale come studio epidemiologico. Con questo tipo di lavoro comincia la fase 2, un momento che arriva dopo i tanti sacrifici dei lucani, che sono stati bravi a stare in casa. Ma anche la Regione ha fatto un grandissimo lavoro: il 50 per cento della mortalità per coronavirus a livello europeo si registra nelle residenze per anziani, in Basilicata attraverso il monitoraggio di tutte le residenze per anziani abbiamo scoperto i focolai a Tricarico e a San Giorgio lucano. È il segno che abbiamo programmato e lavorato bene, evitando tante morti nelle residenze per anziani. Come pure l’istituzione delle unità speciali è stata un’altra eccellenza che ci ha permesso di non snaturare gli equilibri familiari e non ospedalizzare molte persone, che sono rimaste a casa per fare la terapia domiciliare con un monitoraggio continuo da parte del personale sanitario”.
“Questa indagine ci darà risultati importanti – ha affermato il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona Ernesto Esposito – e stiamo pensando già di estenderla ai reparti di terapia intensiva e di rianimazione. I dati di tutto il campione esaminato avranno un grosso peso a livello nazionale. Siamo la regione a più bassa incidenza di mortalità e siamo pronti a riprendere. Questo vuol dire che, al di là dei numeri contenuti, abbiamo retto bene come servizio sanitario regionale”.
I risultati dei test sugli abitanti di Moliterno saranno disponibili nella prima metà della prossima settimana.