Il freddo intenso costa alle famiglie lucane solo nelle prime tre settimane di gennaio tra il 20 e il 25% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Parliamo in media tra i 200-250 euro in più per la bolletta bimestrale in arrivo. L’uso dell’impianto autonomo è il più diffuso rispetto a quello condominiale (65% contro 35%). Secondo uno studio di Confartigianato in Basilicata il consumo di energia elettrica (dati Terna 2015) è di 4.456 kWh/abitante di cui 868 kWh/abitante ad uso domestico. I gigawatt consumati nel 2015 (2.562,1) sono poco meno della metà nell’industria (1.065,5 in provincia di Potenza), seguita dal terziario (352), domestico (498,9). Sempre secondo Confartigianato, le imprese attive nel settore degli impianti di riscaldamento sono 425 di cui 401 si occupano di installazione impianti. Un numero decisamente soddisfacente. Di qui – riferisce Tonino Gerardi, direttore Confartigianato – la decisione assunta dalle associazioni di categoria della filiera impiantistica di realizzare il tavolo di coordinamento volto all’avvio di azioni comuni sui principali temi che interessano il settore. Obiettivo del tavolo la necessità di definire politiche comuni per lo sviluppo di una filiera impiantistica che sia garante di qualità e professionalità nei confronti della committenza.
In particolare, sono state identificate come prioritarie azioni ed iniziative volte a:
• favorire l’applicazione e l’interpretazione uniforme delle principali normative tecniche afferenti il settore;
• operare per contribuire alla piena qualificazione della Filiera, quale “sistema” in grado di garantire qualità e valore aggiunto anche attraverso percorsi di formazione puntuali e complementari all’interno delle rispettive categorie rappresentate;
• rafforzare la visibilità e riconoscibilità degli operatori della filiera, dai produttori ai distributori, alle imprese impiantistiche come portatori e interpreti dei valori trasparenza, correttezza, garanzia di qualità e professionalità condivisi dall’intero “sistema”.
Quali sono i comportamenti che si possono adottare per scongiurare il verificarsi di questi danni e le conseguenti spese di intervento? Ecco alcuni di consigli dell’esperto che possono aiutare i consumatori a evitare errori, spesso involontari, adottando comportamenti più virtuosi.
- Tanto per cominciare l’abitudine a chiudere uno o più termosifoni per risparmiare sul gas può rivelarsi una pratica non corretta poiché l’isolamento dei caloriferi può generare il blocco della caldaia.
- Buona norma sarebbe effettuare interventi di manutenzione e di pulizia ordinaria per liberare l’impianto dalle impurità, fuliggine e incrostazioni. Il 39% dei consumatori nell’ultimo anno ha dovuto affrontare un’emergenza, con un costo imprevisto per le riparazioni alle tubature dell’acqua. Il 43% ha dichiarato che se dovesse sostituire la caldaia avrebbe difficoltà a sostenere l’esborso economico.
- Calcolando che a Potenza il 60% del patrimonio edilizio è stato costruito prima del 1970, queste case dispongono frequentemente di caldaie «datate» che spesso presentano il blocco della pompa e dell’intera caldaia.
- Contro le spese impreviste è possibile tutelarsi con la stipula di assicurazioni che coprono gli interventi per rotture e guasti agli impianti e garantiscono l’attivazione immediata di idraulici professionisti in caso di necessità.
- La riduzione dei consumi si ha anche con l’installazione di una caldaia efficiente che può far risparmiare dal 15% al 25% di energia in base ai modelli e alle funzionalità. Infine, per diminuire i consumi e il numero di guasti, è consigliabile affidarsi sempre a professionisti su cui poter contare in ogni evenienza nell’opera delicata della manutenzione degli impianti e non affidarsi ad abusivi che pure sono numerosi in città. Professionisti che hanno come obiettivo di dare il miglior servizio possibile al cliente in termini di assistenza tecnica, competenza, risparmio energetico, cortesia, consulenza.