Società e Cultura

Concorso d’arte per curare la mente


Un’opera d’arte per abbattere lo stigma sulla salute mentale. E’ questo lo scopo del concorso  ‘People in mind’  , voluto da Lundbeck Italia e che ha visto il Centro diurno “La Giostra” di Lauria  aggiudicarsi il 2° premio della Giuria Community.  Il centro parteciperà con i propri pazienti ad un corso di perfezionamento on line sull’arte, offerto dall’Accademia Domani. “La Giostra”, che si è classificata tra i 24 finalisti su un totale di 415 opere presentate, ha partecipato con la fotografia digitale dal titolo “RIABI(LI)TARE” con cui sono stati evidenziati i vissuti emotivi, la solitudine, l’angoscia , le paure che la pandemia prima e lo spettro della guerra poi hanno amplificato nelle persone affette da disagio psichico. In contrasto, la speranza, il guardare oltre l’orizzonte per “riabi(li)tare” la propria esistenza e il proprio essere umani e umanamente sensibili.
Il centro diurno “La Giostra” di Lauria accoglie pazienti psichiatrici con misure di sicurezza non detentive o con misure alternative alla detenzione e fa parte del Dipartimento Salute Mentale della Asp Basilicata, Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Il centro, afferente all’U.O.C. Centro Salute Mentale è diretto dalla dottoressa Alfonsina Guarino che si è detta “estremamente soddisfatta per questo ulteriore successo che rappresenta una doppietta messa a segno sia nel 2020 con il terzo posto nella sezione “Fumetto” e sia oggi con questo secondo posto”. Le altre sezioni erano pittura, disegno e video. Per Guarino “la creatività è parte integrante di ognuno di noi e quindi promuoverla e favorirne l’espressione rappresenta un fattore protettivo per la salute mentale della Comunità. L’arte rappresenta un importante strumento terapeutico e riabilitativo ed è un rilevante mezzo di inclusione e di integrazione sociale. Promuovere una cultura in cui sia favorita l’espressione personale attraverso l’arte, assume un marcato significato sociale ed offre ai giovani ed adolescenti alternative alla civiltà dei consumi, prevenendo disagio psichico, noia, dipendenze e disturbi del comportamento”. Le opere finaliste sono state
esposte all’evento di premiazione che si è tenuto a Milano a metà giugno presso la Fondazione Riccardo Catella.
Il Direttore Generale  della Asp, Luigi D’Angola, ha espresso gratitudine ai pazienti del centro diurno “per l’impegno profuso nella realizzazione della fotografia digitale”, sottolineando che “con tale progetto si sono messe al centro le persone che vivono con il peso dei disturbi mentali e che hanno trovato un modo liberatorio per riappropriarsi della propria identità attraverso una forma d’arte innovativa e capace di intercettare nuove esigenze e proporre nuovi modi per fronteggiare il disagio psicologico di questi pazienti”. Lo stigma sociale, come fenomeno esperienziale- continua D’Angola- “può avere un effetto negativo sulle persone colpite dalla malattia, ma anche sui caregiver, sulle famiglie e sulla comunità intera, per cui occorre colmare quelle falle che portano un individuo ad essere oggetto di stigma. Condividere per tanto racconti ed esperienze che generano empatia o che umanizzano le esperienze e le difficoltà portano ad affrontare senza timori fenomeni che sono superabili”. A tal proposito, D’Angola esprime anche forte riconoscenza nei confronti dell’équipe che opera a Lauria “per la determinazione e il grande impegno profuso per ogni singolo paziente-utente”.
Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale della Asp Pietro Fundone ha sottolineato che “il progetto, assieme a quello di psichiatria narrativa, pone al centro del processo riabilitativo il benessere e l’emotività del paziente psichiatrico che deve essere capace di poter esprimere il proprio essere, le proprie paure e i propri desideri anche attraverso forme d’arte utili a garantire una forte introspezione”.

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