Politica

Comune di Castelsaraceno: “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni

Dichiarazione del Sindaco


L’insostenibilità socio-economica dei meccanismi di sviluppo liberali impone oggi alla politica di ripensare con urgenza alla sua responsabilità di amministrare le risorse garantendo nuove opportunità alle cittadinanze. Una vocazione che nei secoli di ascesa delle democrazie occidentali si è complicata, nel contesto egemonico della globalizzazione dei mercati spaiata alla globalizzazione dei diritti, del clima di austerity che ha contratto i bilanci pubblici depauperando con prepotenza le potenzialità che le autonomie locali avrebbero la capacità di attuare.

Con l’entrata in vigore della Legge 6 ottobre 2017, n. 158 “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni”, la questione dello sviluppo locale delle aree più periferiche e marginali dello Stato italiano riemerge con forza nel dibattito politico, inaugurando e legittimando una nuova sensibilità nella concezione stessa di valorizzazione delle autonomie locali, segnando una traccia di possibili scenari di sviluppo in campo economico, sociale, ambientale e culturale.

Coloro che negli scorsi sono stati mortificati e penalizzati da scelte politiche devastanti sia in termini di bilancio, con tagli insostenibili ai trasferimenti e vincoli di spesa, che di riorganizzazioni coattive in materia di funzioni fondamentali, ora ritornano alla ribalta.

Un’opportunità, per i Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti, per affermare una nuova consapevolezza nel modello organizzativo dello Stato attraverso la riabilitazione di ciò che è marginale rispetto alle concentrazioni metropolitane. Una riqualificazione qualitativa dei piccoli comuni e delle zone montane attraverso la tutela del patrimonio culturale, della concessione di incentivi alla residenzialità e a investimenti che puntino a garantire servizi e infrastrutture in aree di sviluppo strategiche come il turismo, l’ambiente, l’agricoltura, l’istruzione e l’e-government.

Un atto di indirizzo nazionale che può contribuire a riscrivere con rinnovata fiducia il rapporto tra lo Stato centrale e le autonomie locali, valorizzando queste ultime come imprescindibile presidio sul territorio.  Una cabina di regia normativa che potrà innescare importanti azioni programmatiche e politiche per il contrasto allo spopolamento e la nascita di nuove opportunità occupazionali, solo se adeguatamente accompagnata da stanziamenti finanziari importanti e calibrati, considerata l’esiguità del fondo stanziato.

Un invito particolare va rivolto alla Regione Basilicata ed alla sua leadership politica, affinché si faccia carico delle esigenze dei piccoli comuni, in coerenza con il quadro normativo nazionale, per la definizione di un programma strategico di sviluppo finanziabile con la competente ripartizione delle consistenti risorse europee e dalle entrate rivenienti dalle royalties petrolifere. Un’alleanza istituzionale, un’intelligenza normativa che deve dialogare con i contesti comunali e gli amministratori locali, valorizzando progettualità che investano sul territorio in coerenza con gli obiettivi specifici cristallizzati dal quadro normativo nazionale.

Occorre una chiave di lettura insolita rispetto all’attualità, che non emargina le piccole realtà, ma le rende protagoniste del cambiamento, attraverso la realizzazione di green community, il consolidamento di sinergie tra pubblico e privato, il sostegno all’imprenditoria giovanile, il recupero dei centri storici per la promozione degli alberghi diffusi.

La ricchezza dell’Italia tutta e della Basilicata, in particolare, passa attraverso la tutela della sua diversità, storica, culturale e naturalistica. Una consapevolezza che le strategie politiche devono saper rendere vincolanti, per garantire sostenibilità sociale ed economica nella crescita delle nostre società.

La Basilicata da terra di confino può diventare modello di policy e best practice nella valorizzazione dei piccoli comuni, in coerenza con l’ispirazione e la legittimazione normativa vigente, con l’impegno, però, dell’Ente Regione a favorire l’innesco di meccanismi virtuosi in cui l’economia di mercato si concretizzi, come scritto dal Premio Nobel Amartya Sen, come capacità di interagire, di dipendere gli uni dagli altri, all’insegna della solidarietà, anche istituzionale.

Lo spopolamento e la povertà non dipendono soltanto da questioni di natura demografica ma soprattutto da mancanza di opportunità, di non adeguata distribuzione delle risorse e di strategie non perfettamente aderenti alle vocazioni intrinseche dei territori.

Il Sindaco – Dott. Ing. Rocco Rosano

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