Un altro giorno di libertà negate e di purghe da parte di Youtube, con relativa minaccia di definitiva cancellazione del mio spazio se dovessi perseverare nel voler divulgare le mie opinioni e i fatti rimossi che racconto e sottopongo all’attenzione dei miei “25 lettori”. Nel momento in cui scrivo questa nota, sono trascorsi ormai 4 giorni dalla decisione della “piattaforma” di bloccare il mio canale. Nel mentre vengo raggiunto dalla notizia di un blocco della pagina Facebook di Osho. Non conosco le motivazioni della decisione presa da Facebook, ma so già che non mi piaceranno.
Io lo avevo detto: state attenti agli stati di emergenza e ai loro sviluppi. Ve lo ricordate? Qualcuno ricorda cosa dicevo a febbraio, marzo, aprile, ecc.? Ricordate lo sciopero della fame, la cacerolada, la disobbedienza civile, la campagna 26 centesimi di democrazia? Quali erano i temi sviluppati e le questioni poste? Tutto rischia di perdersi come lacrime nella pioggia in questa palude che tutto fagocita e tutto inghiotte. In questa aria carica di conformismo e paura dove piovono manganellate e vengono elargite purghe.
Ricordate quel “io amico dei nemici del popolo sto a casa, ma voi rispettate la Costituzione e i diritti umani”?
Avverto forte il senso di libertà che rischiano di andare a farsi fottere e vedo davanti a me le macerie di quel che dovrebbe nutrire la parola democrazia. Sono seriamente preoccupato e quindi provo ad occuparmene.
Libertà e democrazia, belle parole, vero? Peccato che sempre più vengano svuotate di contenuto, fino al punto che un giorno potremmo scoprire che sono diventate gusci vuoti.
C’è un cancro ormai in metastasi. Incombono nuove forme di totalitarismo. Per dirla con Rieux, alias Albert Camus, “il bacillo della peste non muore mai”.
Oggi più che mai i temi centrali (anche se le cose sono collegate) su cui riflettere sono la qualità delle nostre democrazie, che sempre più vanno configurandosi in “democrazie reali”, i rapporti tra “democrazie reali” e regimi totalitari, l’attentato ai diritti politici del cittadino. Una cosa è certa: la strage di diritto, diritti e di legalità ha per corollario la strage di popoli e di vite. Occorre stare davvero attenti. Certi futuri distopici sono già presente (vedi il regime totalitario e pervasivo che governa la Cina). C’è, anche se non ne sentiamo l’olezzo, putrefazione. Monta il disfacimento politico, istituzionale, sociale ed economico. Onda su onda…ma potrebbe arrivare uno tsunami.
Youtube persevera. Per quanto mi riguarda non farò passi indietro. Se e quando mi ridaranno l’accesso, dopo la sospensione, ripubblicherò il video rimosso. Certo, considerando che a quanto pare oltre a bloccarmi mi hanno anche tolto il “privilegio” di postare video di durata superiore ai 15 minuti, potrei essere costretto a frazionare l’ora e 22 minuti in almeno sei spezzoni; il che, immagino, moltiplicherebbe gli avvertimenti e accelererebbe la chiusura definitiva dello spazio. Preannunciano la cancellazione del canale? Che procedano. Se damnatio memoriae deve essere, che damnatio memoriae sia. A ciascuno il suo.
Intanto, grazie alla Federazione della Stampa e all’Odg Basilicata, al Presidente Verna, ai direttori di Rpl e di Radio Radicale e a quella stampa lucana che senza manipolazioni ha voluto informare i suoi lettori dell’accaduto. Grazie anche, ed è doveroso, a coloro che hanno aderito al mio invito a rilanciare dai loro canali il video censurato. Non mollo e innalzo i miei vessilli: resistenza, resilienza, democrazia, libertà, giustizia, giustizia sociale, diritti umani.