Lavoro

Caro energia: le iniziative di Confartigianato


L’attenzione di Confartigianato sul tema costi energia è sempre stata alta, sin dalle prime avvisaglie. Quello delle forniture del gas e dell’energia è, infatti, un nodo che sta mettendo in grande difficoltà imprese e famiglie che dal settembre del 2021 vedono mensilmente aumentare i costi delle bollette, in molti casi oggettivamente insostenibili soprattutto per le pmi e quelle artigiane.  A sottolinearlo è una nota di Confartigianato Matera a firma della presidente Rosa Gentile, aggiungendo che Confartigianato ritiene indispensabile giungere rapidamente all’introduzione di un tetto al prezzo del gas e, a livello italiano e sollecita interventi finalizzati a contenere l’impatto dei rincari energetici sulle micro e piccole imprese.

In particolare, la Confederazione chiede l’annullamento degli oneri generali del servizio elettrico anche per il terzo trimestre dell’anno in corso. Lo spostamento in fiscalità generale dovrebbe divenire strutturale, oltre alla riduzione, da 4 a 2 anni, della durata di assegnazione del servizio a tutele graduali per le microimprese, che partirà il primo gennaio 2023.
“L’emergenza dei rincari di elettricità e gas – si sottolinea nella nota – va affrontata subito sia con scelte concertate a livello europeo sia con misure nazionali. Gli aumenti di prezzo provocati dalla guerra in Ucraina stanno mettendo in ginocchio le piccole imprese italiane che, già prima della pandemia, pagavano il prezzo dell’energia elettrica più alto d’Europa. Nel secondo semestre 2021, le piccole imprese italiane hanno subito aumenti dell’elettricità pari al +23,8%, a fronte del +2,1% di Francia e Germania”.
Confartigianato sollecita l’applicazione alle piccole imprese, per il primo trimestre 2022, del credito d’imposta già previsto per le imprese energivore e gasivore. Per semplificare il calcolo del credito d’imposta, la confederazione propone che, nel caso di identità del fornitore di energia tra i primi due trimestri del 2019 e i primi due trimestri del 2022, sia il venditore stesso a fornire i dati utili a determinare il contributo straordinario.

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