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Bonus Sud, via alle domande per le assunzioni agevolate


Con la pubblicazione della nuova circolare Inps, è operativo il bonus Sud per le assunzioni di giovani e disoccupati, ribattezzato Incentivo occupazione Sviluppo Sud (IOSS).

La misura è stata confermata con la Manovra per il 2019, ma in un primo momento era stata limitata agli inserimenti stabili in azienda effettuati dal 1° maggio alla fine dell’anno. Soltanto con il decreto Crescita sono stati inclusi i primi quattro mesi dell’anno, prevedendo un ulteriore stanziamento di 200 milioni (sommato ai 120 precedentemente stanziati con decreto Anpal). Quindi ora è attivo dal 1 gennaio 2019.

Il bonus Sud spetta alle imprese che assumono in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna indipendentemente dalla residenza della persona da assumere e dalla sede legale del datore di lavoro.

CHI VI PUO’ ACCEDERE – Possono accedere al bonus Sud tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, che assumano lavoratori disoccupati iscritti alle liste di disoccupazione. Si tratta di un esonero contributivo annuale con importo massimo pari a 8.060 euro, in 12 quote mensili non superiori a 671,66 euro, per le assunzioni di disoccupati dai 16 ai 34 anni, o dai 35 anni in poi se disoccupati da almeno 6 mesi.
Le aziende hanno diritto a questo incentivo pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail.

Il bonus dovrà essere fruito, pena la decadenza, entro il 28 febbraio 2021. Sono esclusi il lavoro domestico e il lavoro intermittente, i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, nonché i contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca.

COME FARE RICHIESTA – Con l’ultima circolare Inps sono state esplicitate le modalità di richiesta da parte dei datori di lavoro che hanno effettuato o vogliono effettuare le assunzioni. Avviata la procedura telematica, possono dunque partire le richieste che verranno smaltite – ha fatto sapere l’Istituto della previdenza – in base alla data di avvio del contratto di lavoro (per quelle del passato) e in base alla data di presentazione della domanda (per le prossime).
In particolare, i datori di lavoro devono inoltrare all’Inps avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line “IOSS”, disponibile sul sito Inps a questo indirizzo, una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, indicando i seguenti dati:

  • il lavoratore nei cui confronti è intervenuta o potrebbe intervenire l’assunzione ovvero la trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine;
  • la regione e la provincia di esecuzione della prestazione lavorativa, che devono rientrare tra le regioni per le quali è previsto il finanziamento;
  • l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità;
  • la misura dell’aliquota contributiva datoriale che può essere oggetto dello sgravio.

L’Inps a quel punto consulta gli archivi Anpal per conoscere il soggetto, calcola l’importo dell’incentivo spettante, verifica se esiste la copertura necessaria e informa, mediante comunicazione in calce al medesimo modulo di istanza, che è stato prenotato in favore del datore di lavoro l’importo dell’incentivo per l’assunzione del lavoratore indicato nell’istanza preliminare.

FONTE: QUIFINANZA.IT

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