Politica

Bolognetti: “ecco cosa ha detto veramente Conte”


“Il rischio c’è e dovete assumervelo. Noi abbiamo scherzato e ci siamo divertiti tantissimo. Grazie a voi Casalino (che in questo momento è sotto la mia scrivania) ha potuto rivivere il periodo d’oro del Grande Fratello. Tutte le sere a Palazzo Chigi organizziamo trenini con le task force e un tampone party”. Così potremmo tradurre le parole di Conte.

Personalmente, non ho capito chi dovrà controllare le distanze quando andremo a trovare i nonni e quante volte al giorno potremo pisciare. Naturalmente non una parola su SSN e qualche altra cosetta.

Un Conte in forma strepitosa ci ha detto che nei prossimi giorni ci interrogherà e chi risulterà impreparato verrà spedito in via Arenula a leccare i francobolli.

E vogliamo parlare dell’imperdibile domanda di non so chi sulla fase tre? E di Conte che spiega ai “remoti” confinati che la fase tre viene subito dopo la fase due, esattamente allo svincolo tra l’iperuranio e una dichiarazione di Santori fuso in chimera con Di Battista?

Il top dei top viene raggiunto quando il nostro primo Ministro afferma che ha riflettuto con la Ministra Azzolina, cosa umanamente impossibile: l’ultima riflessione della Azzolina è stata ritrovata tra gli scavi di Pompei.

Con un velo di tristezza e delusione mi rendo conto che la conferenza stampa sta per chiudersi.

Per fortuna, a rinfrancarmi c’è il mezzo busto Sky che mi salva dalla crisi di astinenza con la sua chiosa alle visite ai nonni. Fondamentale sottolineare che andarli a trovare non implica che si possa far festa. Occorre entrare con un’aria da funerale, le braccia incrociate sul petto, vestiti di nero, con un crisantemo in mano e la faccia di Conte appuntata sul bavero.

Mi chiedo: ma non potevano farla partire il 5 maggio questa fase 2? Ei fu…decisamente più appropriato.

Un’unica certezza: durante la surreale conferenza stampa del nostro Presidente del Consiglio mi son sentito come Massimo Troisi nello straordinario monologo in cui si rivolge al compianto Presidente Pertini.

Ricordate quel “Chi ha preso i soldi del Belice?”.

Signor Presidente del Consiglio, dopo 3 mesi dall’emergenza nazionale dichiarata il 31 gennaio, non solo non siete riusciti a fare le due o tre cose che avreste dovuto fare, ad iniziare da un vero potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale, ma continuate imperterriti a scaricare sui cittadini la vostra incapacità di governare e continuate ad insultare la Costituzione di questa nostra Repubblica.

Marco Pannella diceva che “la strage di diritto, diritti, legalità ha sempre per corollario nella storia la strage di popoli” e aggiungerei di vite. Mai evidente come in questo momento, signor Presidente.

Perdonerà se ricorro all’unica possibilità che a volte resta per mettere a nudo la nudità del Re e la sua arroganza, probabilmente anche il suo stato confusionale: la satira e l’ironia.

Non me ne voglia e se può rifletta: un’altra conferenza stampa come quella andata in scena domenica 26 aprile il confinato popolo di questo Paese non la merita. Liberate la Costituzione!

 

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