Politica

Aumento tariffe acqua, nota del consigliere comunale Pisano (Tramutola): “Sarebbe bello sapere come si è espressa la nostra amministrazione”


La notizia dell’aumento delle tariffe dell’acqua ha infiammato il dibattito politico anche in Val d’Agri.
Il tema, infatti, è molto sentito (comprensibilmente) da tutti i cittadini lucani.
Nelle scorse ore, tante sono state le reazioni e le prese di posizione pubbliche da parte degli  amministratori.
Qui di seguito, la nota di commento del consigliere comunale tramutolese Roberto Pisano.
“Da qualche ora si è ormai diffusa la notizia che ha visto l’Assemblea di EGRIB (Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche di Basilicata) deliberare un aumento delle tariffe dell’acqua dell’8,5% per l’annualità 2020 e addirittura del 14,5% (8,5 % + 6%) per l’anno in corso.
Una vera e propria prevaricazione a danno delle famiglie lucane che ancora una volta si trovano costrette a pagare le conseguenze di una “cattiva gestione” della cosa pubblica, nello specifico della più grande azienda pubblica della Basilicata: Acquedotto Lucano.
Bilanci in perdita determinati da tariffe che non coprono i costi come per legge, questa la ragione che ha portato la Regione e l’Assemblea di EGRIB (composta dai 131 sindaci della Basilicata) ad avallare questa scelta. Si è così percorsa la via più comoda, quella che porta a scaricare direttamente sui cittadini le criticità di una situazione finanziaria deficitaria, nonostante l’evidente assenza di colpe da parte delle famiglie lucane in merito ai buchi presenti nel bilancio – e non solo – di Acquedotto Lucano (ogni riferimento al servizio spesso irregolare, soprattutto nei mesi più caldi, non è casuale ma voluto).
Inaccettabile e scandalosa, penso non ci siano altri termini per definire una scelta come questa, resa ancora più incomprensibile (e se possibile meschina) se si considera il momento storico a dir poco difficile in cui è stata imposta, calata dall’alto senza un minimo di concertazione. Una scelta che speriamo venga messa in discussione e rivista “pacificamente”, senza momenti di scontro che pure sarebbero legittimi, se non addirittura auspicabili qualora si decida di rimanere su queste posizioni.
In tal senso, ben vengano le parole di fuoco del sindaco Marco Zipparri, le dichiarazioni del sindaco Livio Valvano, le parole misurate del sindaco Antonio Rubino e di tutti quei sindaci (pochi a dire il vero) che senza timore hanno pensato di esprimere un pieno NO di fronte a questa prepotenza. Perché al netto di tutte le possibili spiegazioni, i tecnicismi, ecc., trovo difficile, difficilissimo non opporsi aspramente o ancora peggio accettare supinamente una imposizione di questo tipo, un aumento così corposo rispetto ad una risorsa primaria come l’acqua.
A margine di questa vicenda, ancora una volta, purtroppo, registriamo un rumoroso silenzio da parte della nostra Amministrazione.
43 sì, 5 astenuti, 9 contrari e 74 assenti: questi i numeri con cui l’assemblea ha approvato l’aumento delle tariffe. Dove si collochi la nostra Amministrazione, ancora non lo sappiamo con certezza. Nessuna comunicazione al riguardo è stata ancora prodotta, nonostante la rilevanza del tema.
Sarebbe bello sapere che il sindaco della nostra Comunità si è speso e espresso con un NO convinto.
Sarebbe bello anche solo sapere.
E’ bello e giusto condividere scelte del genere, anche e soprattutto perché riguardano tutti indistintamente.
Ma, ad ora, ancora nulla. E l’impressione (che come sempre spero venga smentita) è che si sia ancora una volta persa l’occasione per costruire tra Istituzioni e Comunità quel legame che non solo è necessario ma è addirittura fondamentale, tanto per rispondere a prepotenze come questa quanto per costruire un qualsivoglia percorso di crescita capace di riportare Tramutola a quella centralità che merita e che può, anzi, deve avere.

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