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Associazione dei Lucani a Roma: “La realtà dei borghi lucani”

“Musica, Luoghi e Riti: San Mauro Forte, i Campanacci e altre storie”, questo il titolo dell’iniziativa che ha inaugurato la stagione 2021 degli eventi dell’Associazione dei Lucani a Roma.

“Solitamente – dice il presidente dell’Associazione, Filippo Martino -il primo incontro dell’anno è stato caratterizzato dal tesseramento, dal piacere di ritrovarsi nel nuovo anno e dalla musica che ha creato l’atmosfera per una piacevole convivialità. In questo inizio di 2021, però, la pandemia ha interrotto la consuetudine ma, pur nell’inedito formato degli incontri a distanza, il programma ha riproposto in continuità col passato sia la musica che temi nuovi ed interessanti.

In apertura di incontro, la musica è stata eseguita da due artisti, già ascoltati in passato, che sono non solo ottimi interpreti ma anche appassionati ricercatori e studiosi di musica popolare. Daniela Ippolito, la bravissima, colta e trascinante arpista lucana nata a San Mauro Forte (residente a Matera) ha eseguito alcuni brani legati alle celebrazioni del Santo Protettore e alle tradizioni del carnevale da lei rielaborati e adattati all’esecuzione con l’arpa. Uno strumento da cui Daniela estrae sonorità che sembrano quelle di un’intera orchestra. Sergio Santalucia, storico della musica popolare e polistrumentista, ha eseguito due brani della tradizione lucana con l’organetto e uno di altra regione accompagnandosi con la chitarra.

Dopo la musica, è stato presentato il tema centrale della serata: gli eventi di gennaio a San Mauro Forte, il paese dei “Campanacci” che a metà gennaio suonano fragorosi spezzando la quiete del borgo, in occasione di uno dei più importanti carnevali in Basilicata.

“La nostra Associazione- spiega Martino – ha manifestato sempre grande attenzione verso le tradizioni lucane tenute vive nei borghi malgrado il dramma dello spopolamento. Si tratta di riti che hanno una grande rilevanza socio-culturale per le singole comunità e che, per la loro grande ricchezza e varietà, rappresentano un unicum nel panorama internazionale, di straordinario interesse per i lucani altrove e non solo. Per questo, da tempo, presentiamo i diversi carnevali lucani con singoli incontri dedicati e allestendo una maschera all’anno che va ad arricchire una piccola ma bellissima mostra permanente”.

“A questo questo nostro primo incontro del 2021 – comunica Martino – il cui programma è stato definito insieme al presidente della Pro Loco, Francesco Laguardia, ed al vice presidente, Antonio Deufemia, hanno preso parte il sindaco Francesco Diluca, l’assessore alla Cultura, Angelo Tricarico, il responsabile del Museo delle Tradizioni e del Territorio-MTT, Giancarlo Mita, che hanno integrato in modo significativo le informazioni già in nostro possesso su San Mauro Forte”.

San Mauro Forte (MT), 1.420 ab.,540 metri s.l.m., è uno dei comuni lucani che fa parte dei Borghi Autentici d’Italia, la rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità che decidono di non arrendersi di fronte al declino e ai problemi ma che scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di crescita: realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare. Collocato in un territorio con ulivi millenari, il paese sorge su una collina nei pressi del torrente Salandrella, non molto distante dal Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane; ospita resti di architetture normanne ed alcune chiese con opere sacre di gran pregio ed è uno dei otto comuni lucani in cui la tradizione carnevalesca tocca momenti di alta spettacolarità. Spiegato il significato profondo dell’antichissimo rito de “La Sagra del Campanaccio” che coincide con la festa di Sant’Antonio Abate (protettore degli animali); una manifestazione di tre giorni molto sentita sia dai cittadini sia da coloro che vivono fuori e ritornano per queste festività.

Nei tre giorni della sagra ha uno spazio rilevante anche la cultura con il Premio Torre Normanna istituito dalla Pro Loco per dare riconoscimenti a figure della società lucana che si sono significativamente distinte nella loro professione e/o nel sociale. Oltre alla sagra, a San Mauro Forte, ci sono molte e significative testimonianze di una storia non marginale, come si può leggere nella documentazione disponibile sul sito di Basilicata Turistica. Un patrimonio di bellezze architettoniche, memorie e tradizioni che hanno anche un valore per l’economia locale ma che vanno integrate da altre fonti di reddito e di soddisfazione esistenziale per le persone in età di lavoro. Combinate, l’economia della bellezza e quella dei beni di consumo potrebbero ridurre l’emigrazione, lo spopolamento e la disgregazione sociale.

“Si tratta di potenzialità e di criticità presenti in tutti i borghi che – ha ricordato il presidente Filippo Martino – sono al centro delle iniziative dell’Associazione. Perciò, tutti hanno ascoltato con molto interesse e piacere notizie su attività imprenditoriali avviate da giovani nel campo dell’ ‘Agricoltura non tradizionale’, tema economico all’attenzione della nostra Associazione. Nel campo dell’agricoltura tradizionale, San Mauro Forte ha sempre avuto significative attività nelle produzioni cerealicole, dei salumi e formaggi e di una vera ‘eccellenza’ nella produzione olearia, che consente alla comunità di fregiarsi del simbolo delle Città dell’Olio. Le novità apprese – ha sottolineato Martino – hanno riguardato, invece, altre produzioni agricole di nicchia che, anno dopo anno, si stanno estendendo nel territorio lucano per un effetto imitativo sostenuto da alcuni elementi: la Basilicata ha una grande biodiversità e larghissimi spazi poco antropizzati ricchi di specie vegetali/animali assai richieste nella gastronomia e nella cosmetica (elicicoltura) e in medicina (come abbiamo già visto in altri nostri incontri). Queste tre produzioni agricole di nicchia, fino a qualche anno fa del tutto inedite in Basilicata, sono diventate altrettante attività imprenditoriali a San Mauro Forte grazie ai giovani”.

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