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Arrivano i primi risultati dell’indagine epidemiologica: quasi nessuna traccia del Virus a Moliterno


I tanto attesi risultati dell’indagine epidemiologica realizzata tra il 17 e il 19 Aprile nel primo comune dichiarato zona rossa in Basilicata, sono finalmente arrivati. Il risultato dei test sierologici, come riporta la “Gazzetta del Mezzogiorno”, avrebbe dato in larga parte esito negativo. Questo importante elemento di analisi ci porta immediamente a fare una semplice considerazione: a Moliterno, il coronavirus, al di là dei 19 contagiati che si sono contati nella fase più acuta dell’emergenza, è circolato pochissimo. A dimostrazione di ciò, scrive ancora “La Gazzetta del Mezzogiorno”, vi è il fatto che all’interno del campione di popolazione testato (1004 persone), non sono stati trovati gli anticorpi che l’organismo sviluppa per reagire al covid 19. Inoltre, gli stessi campioni di sangue prelevati, sono stati sottoposti ai tre tipi di metodi oggi disponibili per la rilevazione degli anticorpi e cioè in chemiluminescenza, neutralizzante e quello definibile “rapido”. L’analisi ha permesso anche di stabilire l’efficacia di ciascuno dei tre modi.

Secondo fonti sanitarie, come si legge ancora su “La Gazzetta del Mezzogiorno”,i meno affidabili sarebbero I test rapidi. Maggiormente efficaci, al contrario, gli altri due test.
A causa della diversa efficacia dei tre test, all’inizio, si sono prodotti anche risultati contraddittori. Ad ogni modo, analizzando accuratamente la media dei risultati si è riusciti a ricostruire un quadro abbastanza tranquillizzante per Moliterno.

Bisogna ricordare, come è precisato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, che insieme ai test sierologici dei 1004 moliternesi che aderirono all’invito a partecipare allo screening, furono fatti anche i tamponi, risultati tutti negativi. I risultati dell’indagine epidemiologica regionale a Moliterno verranno resi noti nel dettaglio durante la settimana, quasi certamente insieme a quelli delle altre ex ‘zone rosse’, vale a dire Tricarico, Irsina e Grassano. Tra l’altro, i quattro comuni continuano ad essere sotto stretta osservazione. Infatti, circa 200 abitanti,sono stati selezionati dall’Istat per essere sottoposti allo screening sierologico voluto dal ministero della Salute e partito ieri. In tutto, come riporta la “Gazzetta del Mezzogiorno”, i comuni lucani coinvolti in questa campagna nazionale sono 71 e 7.500 le persone selezionate. Importante ricordare quanto segue: Il test non è obbligatorio, anche se le autorità sanitarie invitano le persone selezionate a sottoporsi al prelievo del sangue per un dovere civico e un atto di responsabilità verso gli altri. In conclusione, si rende noto che i campioni di sangue prelevati in Basilicata saranno tutti analizzati nel laboratorio dell’ospedale San Carlo.

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