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Approvato dalla Giunta regionale il nuovo Regolamento dell’ARPAB

La Giunta regionale di Basilicata ha approvato con deliberazione n. 1170 il Regolamento di organizzazione dell’ARPAB, adottato dall’Agenzia  con DDG n.228/2017, con cui sono disciplinati l’organizzazione, la strutturazione amministrativa e tecnica dell’Agenzia e i sistemi di controllo interno di gestione.

Lo schema di Regolamento, reso possibile dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale  del documento di programmazione triennale,  è il risultato del lavoro svolto nell’ambito della Linea 1 “Potenziamento dell’Agenzia” dell’accordo ARPAB-ASSOArpa in collaborazione con ARPA Veneto, Arpa Valle d’Aosta e Arpa Friuli Venezia  Giulia e rappresenta un momento di evoluzione organizzativa coerente alla ratio del Sistema Nazionale a rete della Protezione dell’Ambiente, SNPA,  disciplinato dalla legge n. 132/2016.
Nel nuovo assetto organizzativo l’ARPAB è articolata principalmente in tre strutture apicali, in due Dipartimenti provinciali e in quattro strutture organizzative caratterizzate da rilevanza strategica e da complessità nell’azione. Il tutto in sintonia con le disposizioni della legge regionale istitutiva n.37/2015 preposta alla tutela ambientale.

“Con questo  provvedimento accolto favorevolmente dall’Esecutivo regionale,  ha detto il Direttore Generale dell’ARPAB dott. Edmondo Iannicelli,  si contribuisce ad armonizzare il processo di riorganizzazione e potenziamento dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente  nel rispetto dei principi di autonomia, imparzialità, competenza tecnico-scientifica, efficienza e trasparenza, finalizzati a perseguire obiettivi di qualità nella tutela dell’ambiente.”
“L’ARPAB, continuerà ad operare secondo gli indirizzi e le direttive della programmazione regionale, ha ribadito il  Direttore Generale,  in coerenza con la mission della sua  legge di riforma  e con la legge istitutiva del Sistema SNPA, assicurando omogeneità e efficacia alle attività di controllo pubblico della qualità dell’ambiente attraverso l’informazione, il monitoraggio, l’analisi e la valutazione ambientale.”

“Sarà ulteriormente garantito  il migliore  presidio ambientale attraverso la presenza dei propri tecnici dislocati, con criteri di coerenza, in relazione alle specificità ambientali del territorio regionale”.

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