Società e Cultura

Ancora le prenotazioni per la stagione estiva sono pressoché ferme

Tra meno di 20 giorni ci sarà il lungo Ponte della Festa della Repubblica ma cresce tra gli operatori  l’incertezza per una stagione turistica ancora non partita e per la lentezza delle prenotazioni anche per i mesi di luglio ed agosto. A tal proposito il dott. Antonio Adalberto Munafò, già Consulente dell’Assessorato al Turismo della Regione Calabria e Presidente dell’Assoturismo Confesercenti Maratea ci dice: leggo ogni tanto che le prenotazioni per la stagione estiva sarebbero decollate ma si tratta di fake news perché la realtà è ben diversa. La realtà dice che oggi la quasi totalità delle strutture ricettive di Calabria e Basilicata sono chiuse mentre dovrebbero essere aperte, che di ristori non si è vista neppure l’ombra e che i nostri imprenditori non riescono a fissare una data di apertura a causa della confusione normativa e dell’assenza di turisti e prenotazioni.

Continua Munafò: “questi continui cambi di colore tra le varie regioni risultano incomprensibili per gli stranieri e non danno a nessuno la giusta serenità per poter prenotare un viaggio. Chi vuole andare in vacanza tra 20 giorni e non ha fatto i due vaccini o non ha già avuto il Covid-19 come l’ottiene il green pass? Facendo solo il tampone il green pass avrebbe una validità di solo 48 ore. La gente ha paura di prenotare perché non sa quando farà il primo vaccino e se il secondo verrà fissato in estate durante il periodo di vacanza. I dubbi sulla possibile applicazione del green pass sono stati già espressi dal Garante per la Privacy e dall’Associazione Albergatori di Jesolo”

Tra pandemia, restrizioni e incertezze sulle regole, la stagione turistica estiva 2021 è partita male e rischia di registrare cali importanti di presenze e fatturati rispetto allo scorso anno.

Il coprifuoco è un provvedimento devastante, tipico dei periodi di guerra, che non ha neppure effetti benefici nella lotta all’epidemia – dice Munafò – va immediatamente sospeso e non spostato alle 23 o 24.

L’idea del pass, dell’avere una sorta di passaporto, di via libera per andare in vacanza, rappresenta un ostacolo anche psicologico per i turisti. Rischia di creare gli stessi danni del coprifuoco.

Esiste una sola strada per Munafò: se qualcuno avesse davvero a cuore le sorti del turismo italiano dovrebbe immediatamente eliminare il coprifuoco e lasciare libera la circolazione tra regioni obbligando tutti al rispetto delle regole e dei protocolli esistenti. Regole che, giusto per ricordarlo, sono state rispettate lo scorso anno e che hanno portato zero contagi per tutta l’estate 2020. O si fa questo subito o le ripercussioni su un settore già in ginocchio saranno gravissime.

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