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Ampliamento della discarica di rifiuti petroliferi a Guardia Perticara, UE: “interverremo qualora ci fossero violazioni”

La Commissione europea è pronta a intervenire presso le autorità italiane qualora venissero violate le norme Ue. Così ha risposto l’organismo esecutivo di Bruxelles ad un’interrogazione dell’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini sulle procedure che la Regione Basilicata sta adottando per autorizzare un progetto di ampliamento di una discarica per rifiuti speciali e petroliferi nel comune di Guardia Perticara (Potenza).

“Ai sensi della direttiva sulle discariche, – ha scritto testualmente la Commissione Ue nella risposta – le domande di nuove autorizzazioni relative all’ampliamento dei siti devono precisare i metodi che utilizzeranno per prevenire e ridurre l’inquinamento, nonché presentare un piano adeguato per il funzionamento, la sorveglianza ed il controllo. Inoltre, l’autorizzazione per la discarica deve prevedere disposizioni che soddisfino gli obblighi per quanto riguarda l’allestimento e il funzionamento della discarica e procedure di monitoraggio e controllo, compresi piani di emergenza, per esempio per la protezione delle acque sotterranee.

Tutte le questioni relative a tali autorizzazioni rientrano nell’ambito di competenza delle autorità nazionali. Nel riesaminare l’autorizzazione della discarica in questione, le autorità nazionali devono assicurarsi che il nuovo progetto sia conforme alla direttiva sulle discariche. Durante la fase operativa, le autorità nazionali devono prendere misure volte a garantire che le procedure di controllo e monitoraggio permettano di rispettare il programma di controllo e di sorveglianza.

In tale contesto – ha sottolineato la Commissione – si invita l’onorevole deputato a rivolgersi in prima istanza alle autorità nazionali competenti per verificare se è stato tenuto il debito conto dei risultati delle valutazioni d’impatto e, qualora necessario, a utilizzare i mezzi di ricorso disponibili a norma della legislazione italiana. Qualora disponesse di informazioni indicanti una violazione della normativa dell’Ue, la Commissione solleverà la questione con le autorità italiane, in linea con i criteri stabiliti nella comunicazione di cui sopra”.

Ricordiamo che per la suddetta discarica, oggetto dell’interrogazione, la società Samataf Srl del Gruppo Castellano di Matera ha presentato alla Regione Basilicata un’istanza di Valutazione di impatto ambientale (Via) e di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per un progetto di ampliamento nel comune di Guardia Perticara (comune ubicato nel comprensorio del Parco Nazionale del Pollino e nominato fra i borghi più belli d’Italia), che porterà la capacità volumetrica dell’attuale discarica da 150 mila a circa 500 mila metri cubi di rifiuti.

La discarica in oggetto, se venisse autorizzata, diverrebbe la più grande d’Europa nel settore dei rifiuti petroliferi, fanghi, amianto ed altri rifiuti speciali solidi, a cui si potrebbero aggiungere altre tipologie di rifiuti classificati come “speciali non pericolosi” secondo il Cer (Catalogo europeo dei rifiuti).

L’iter autorizzativo è in corso presso gli uffici competenti della Regione Basilicata dopo che ad aprile scorso, a seguito di una conferenza di servizio, sono stati richiesti alla società Samataf Srl dei documenti integrativi relativi alle procedure per la Via e l’Aia. Stando al sito web della Regione Basilicata, i documenti integrativi sono stati inoltrati agli uffici regionali il 20 maggio scorso.

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