Società e Cultura

Aiutati dal nemico. Quando il male può anche far bene

Resoconto esistenziale di un adolescente ai tempi del Coronavirus


Febbraio 2020:  il mondo improvvisamente si è ritrovato ad affrontare una sfida contro un nemico invisibile, che ha tentato di impadronirsi della nostra serenità  e – purtroppo –  è riuscito nel suo intento.

Nel giro di pochi giorni siamo piombati in un contesto, a dir poco, surreale. Ciò che pensavamo fosse la nostra routine e normalità in un lampo è cambiata:  uscire il sabato sera con gli amici, fare sport e andare a scuola sono diventate attività vietate. Reclusi in casa, tra le mura domestiche abbiamo fatto esperienza e conoscenza di emozioni che non pensavamo neppure di possedere.

La paura, in certi momenti, ha avuto il sopravvento ed ha annebbiato la nostra lucidità, eppure è  proprio in quegli attimi che abbiamo capito la gravità della situazione e abbiamo iniziato a rispettare seriamente i divieti imposti dal governo.

Restare in casa tutto il giorno è diventato un fatto normale:  siamo riusciti a dare sfogo agli aspetti più ignoti e profondi della nostra creatività, escogitando e pianificando nel dettaglio tante  fantasiose attività domestiche, che  – disconnessi dalla DAD – ci hanno permesso di divertirci e di non annoiarci. Rassettare la propria camera, preparare un dolce o rispolverare gli intramontabili giochi da tavolo sono stati svaghi intelligenti per rendersi utili, sperimentarsi e riunire il nucleo familiare attorno ad interessi comuni.

Insomma, siamo stati capaci di convivere con la catastrofe e di scoprire  in noi una  grande forza  per affrontare la quotidianità con lo spirito giusto.

A distanza di alcuni mesi, finalmente si riscontra un appiattimento dei contagi e una diminuzione sostanziale delle morti. Ciò non vuol dire che sia già tutto alle spalle. Anzi è proprio questo il momento in cui dobbiamo dimostrare chi siamo e cosa abbiamo imparato in questo lungo periodo di “confinamento”. Soprattutto noi giovani, che fremiamo dalla voglia di uscire, di gustare nuovamente il  sapore della libertà, dobbiamo resistere alla tentazione di essere avventati, per non vanificare gli sforzi compiuti, soprattutto dagli operatori sanitari che ci hanno messo l’anima per combattere il virus, talvolta anche sacrificando la loro vita.

Covid 19, il nemico comune, ci ha  fatto capire e riconoscere le cose davvero importanti della vita e nella quiete e nel rumorosissimo silenzio delle nostre città, che sembravano deserte e abbandonate,  ci permesso  di “ritrovarci”.

Al tempo del Coronavirus tutto il mondo si è  fermato e ha dovuto affrontare una grande sfida, in modalità diverse da nazione a nazione, ma con gli stessi effetti per tutti. Da questa esperienza, che  concretamente ci ha rafforzato e insegnato molto, abbiamo appreso una lezione importante:  che solo insieme possiamo farcela e che, con l’impegno e la costanza di ciascuno,  nessun obiettivo è utopia.

 

Giuseppe Gresia

III A del Liceo Scientifico

  IIS “G. Peano” di Marsico Nuovo

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