La crisi idrica in Basilicata non è finita.
L’emergenza continua e, per questo, il Consiglio dei Ministri ha stanziato altri 4 milioni e 50 mila euro che la Regione dovrà usare per il completamento di interventi urgenti sullo schema idrico Basento-Camastra, sebbene oggi la diga sia quasi al suo riempimento massimo, con poco meno di 11 milioni di metri cubi di acqua.
Lo stanziamento – deliberato su proposta del ministro per la protezione civile Nello Musumeci – si aggiunge ai 2,5 milioni che il governo Meloni aveva destinato alla Basilicata lo scorso inverno, quando 140 mila cittadini lucani, per settimane, hanno dovuto far fronte a pesanti razionamenti. Risorse che, anche in questo caso, arrivano dal fondo per le emergenze nazionali.
In effetti, a guardare il livello delle dighe lucane, è chiaro che qualche difficoltà c’è. Soffrono soprattutto gli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo. Secondo i dati forniti da Acque del Sud fermi all’11 luglio, il volume netto in quello di Senise è di circa 117milioni di metri cubi (nello stesso giorno del 2024 era di oltre 141 milioni, con una differenza di 24milioni di metri cubi). Quasi altrettanti i metri cubi d’acqua che mancano all’appello nel Pertusillo: se un anno fa la diga conteneva oltre 84 milioni di metri cubi, oggi ne contiene appena 60.
Insomma sulla crisi idrica non è il momento di abbassare la guardia. L’appello è anche a consumi responsabili. Per evitare che l’inverno prossimo sia come quello passato.