Società e Cultura

Abuso sulle donne e sui minori: il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne


La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne  si celebra il 25 di novembre 2019, ed esorta ad un impegno incessante soprattutto verso “la violenza fatta alle donne e ai minori”. Nel mondo sono migliaia le donne che aiutano altre donne: volontarie, mamme, mediatrici, operatrici antitratta, medici, insegnanti, religiose di associazioni nazionali, sindacati e movimenti femminili.

L’associazione Papa Giovanni XXIII  da 50 anni si batte per la parità dei diritti delle donne e della loro dignità accogliendo migliaia di bambine, adolescenti e donne ferite da abusi e maltrattamenti.

L’abuso sulle donne e sui minori, per quanto scabroso, è uno degli aspetti più angoscianti di una società propensa a rimuovere le sue storture. Alcune associazioni e gruppi di volontariato, dislocati in quasi tutte province d’Italia, hanno messo in atto iniziative volte alla prevenzione e la lotta contro la violenza, in particolare, nei confronti delle  donne e sui minori.. L’abuso, in particolare sui bambini, spazia in tutte le classi economiche, sociali, cuturali, in tutti i contesti geografici o gruppi etnici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta una frequenza di una bambina abusata su 3 e di 1 bambino su 6, cosi come lo stupro delle donne. La violenza sulle donne e l’abuso sui minori è una vergogna e va combattuta con tutte le nostre forze. Un bambino che ha subito violenza e abusi è imbarazzato perché trattiene un segreto, appare rigido nei movimenti, tende a parlare poco, non guarda negli occhi l’interlocutore. Fra le tante forme di brutalizzazione e violenza, ve n’è una che scorre all’interno delle silenziose mura domestiche. Si tratta della violenza sulle donne e, soprattutto sui minori. Degli studi effettuati e dai dati raccolti dagli esperti è possibile affermare che la violenza sulle donne e l’abuso sui minori  costituisce un male diffusissimo che non risparmia neanche le province più tranquille, ma nessuno, se non a livello di confidenze tra amici, ne vuole parlare. Bisogna dire grazie agli Assistenti Sociali, le Forze di Polizia, i  Carabinieri e alle varie Associazioni Sociali che operano e se ne occupano quotidianamente, affrontando con impegno e perseveranza il problema della violenza e abuso sui minori e sulle donne, cercando di aiutare le vittime, che spesso si sentono abbandonate da tutti e da tutto, collocandole nei Centri Specializzati per una riabilitazione adeguata.

 °°°Fonte: accenni da “Associazione Comunità Papa Giovanni XXXIII° ”

 Giulia Giarletta

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