Dici Ciccio Merolla ed inevitabilmente non si può che andare associare il nome di questo eccezionale artista a tutto ciò che è musica e ritmi battenti, vita e colori incessanti. Il cantante e musicista dei Quartieri Spagnoli di Napoli, in occasione dei festeggiamenti della patrona Santa Maria Maddalena, sarà il 22 luglio in concerto a Spinoso ( Piazza Plebiscito, ore 21.00) per una serata che si già annuncia caldissima di musica e sonorità che vanno dal rap alle percussioni etniche, dall’hip-hop al funky.
Conosciuto agli inizi della carriera come l’eclettico percussionista delle band di Eugenio Bennato, James Senese ed Enzo Gragnaniello, Ciccio Merolla ormai da oltre due decenni porta avanti un brand-musicale che ne fa nel panorama nazionale un artista coi controfiocchi. Distante anni luce da quei rapper che fanno solo rumore ed incastonano a capocchia tra loro le parole, Ciccio Merolla è interprete di un “etno-rap” dal sound essenziale che incornicia una poesia urbana tratteggiata, a volte, tra il sarcastico e l’ironico. Tra i cavalli di battaglia dell’ artista napoletano non si possono non citare “Femmena boss” contenuta nell’album “Kokoro” che lo fece affermare anche come vocalista, “Fratammè”, un inno-manifesto alla fratellanza strutturato su percussioni dalle atmosfere arabesche, “Stella napulitana”, cantata insieme a Nino D’Angelo, e il conosciutissimo “Malatìa” del 2023, un brano diventato virale in rete, infatti può vantare ad oggi oltre venticinque milioni di visualizzazioni, si ispira nella melodia al singolo“Guataquí….Berroche” della cantante colombiana Martina Camargo. Ciccio Merolla è contagioso, la sua musica seduce e la piazza di Spinoso sicuramente si lascerà trascinare.
In merito alle solennità dedicate alla santa patrona, il primo cittadino del borgo valligiano, Lino De Luise, ha tenuto evidenziare che <<L’ intervento diretto nei festeggiamenti della nostra patrona S. Maria Maddalena, interrotto da una cinquantina d’anni, fa parte di un progetto culturale allargato denominato “Mnemosyne – Recupero del culto della Maddalena” che ha visto il comune già impegnato nel recupero di una tela del barocco seicentesco di Francesco Antonio Delfino che versava in condizioni di degrado assoluto, nella musealizzazione del busto reliquiario, sempre seicentesco, della Maddalena e nel ripristino della Chiesa della Maddalena al bosco antica Badia del feudo Minutolo>>. << Tutti quest’interventi – ha aggiunto il sindaco De Luise – sono finalizzati ad instaurare rapporti istituzionali con Centri di ricerca sulla Santa e coi Comuni dell’Italia e dell’Europa che, come noi, condividono questo singolare ed importantissimo culto. L’ “Apostola degli apostoli”, apre implicazioni culturali, storiche e religiose infinite, uniche in Basilicata con un culto attestato a Spinoso dal 1300>>.