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Quante varianti del poker esistono e quali sono le più giocate?

I giochi di carte sono uno dei passatempi che hanno resistito meglio alla prova del tempo e che riescono a “sopravvivere” anche in un mondo popolato da videogiochi e realtà virtuale. Il motivo è che intrattenimenti come la scala 40, la briscola, il burraco, le carte lucane e il poker hanno una componente sociale che li rende unici nel loro genere e coinvolgenti per pubblici di qualsiasi età. Oggi parleremo proprio di uno dei giochi più amati e diffusi del pianeta: il poker. Allacciamo le cinture perché stiamo per scoprirne le principali varianti e le più giocate online e offline.

Il poker è molto più che un semplice gioco. È un vero e proprio fenomeno sociale considerato uno sport della mente, è stato protagonista di libri, film, serie tv ed è, a tutt’oggi, una delle discipline più praticate online. E il bello è che ne esistono moltissime varianti diverse, tutte altrettanto divertenti e coinvolgenti.

Per conoscere le varianti più giocate del gioco una delle piattaforme di riferimento è sicuramente PokerStars, portale che permette di giocare a poker con soldi veri e a moltissime delle versioni più amate a ogni latitudine. Tra queste spicca sicuramente il Texas Hold’em, probabilmente la più giocata a livello globale. Due carte in mano, cinque sul board e come obiettivo comporre la migliore combinazione disponibile tra le due carte possedute e tre di quelle scoperte in tavola.

Nella stessa famiglia del Texas Hold’em possiamo inserire una variante molto amata, l’Omaha. In questo caso le carte a disposizione del giocatore diventano quattro, anche se la migliore combinazione va comunque effettuata con due delle carte personali sommate a tre di quelle del banco.

Molto simili, seppur leggermente meno conosciuti, il Double-Board Hold’em, dove le carte girate sono soltanto due, e il Pineapple in cui al giocatore spettano 3 carte in mano.

Rientrano invece nel gruppo dei cosiddetti Draw Poker, il celebre poker “all’italiana”, il California Lowball e il Badugi. La caratteristica comune di queste varianti è che ai partecipanti viene data la possibilità di cambiare alcune delle carte possedute. Decisamente particolari il California e il Badugi che si giocano rispettivamente con 5 e 4 carte e dove lo scopo del gioco è quello di mettere insieme il punteggio più basso possibile senza utilizzare le scale.

Arriviamo poi a un’altra famiglia molto amata, quella dei giochi cosiddetti “Stud Poker”, protagonisti anche di pellicole celebri come “Rounders”. La caratteristica comune di queste varianti è quella di mettere a disposizione alcune carne coperte e alcune scoperte, in modo da far sì che le informazioni siano decisamente più frammentate e incomplete. La versione di Stud più famosa è il Seven-Card Stud che prevede l’assegnazione ai giocatori di due carte coperte e una scoperta. Alla fine di ogni round di gioco i partecipanti devono districarsi tra le proprie 3 coperte e le 4 comunitarie coperte per ottenere la migliore combinazione possibile.

Leggermente più semplice il Five-Card Stud che, come si intuisce dal nome, si gioca con 5 carte, una coperta e 4 scoperte. Altre varianti del gruppo sono la Teresina che si gioca con un minor numero totale di carte, il Caribbean in cui l’avversario è il banco e l’Oxford che introduce nella contesa alcune carte comunitarie a cui attingere.

Negli ultimi anni il poker si è evoluto moltissimo e ha dato origine a quelli che in gergo vengono definiti “Mixed Games”. Ovvero gruppi da 5, 8, 10 giochi che comprendono più versioni diverse dei giochi che abbiamo appena presentato. La più famosa in assoluto è probabilmente la H.O.R.S.E. in cui i giocatori devono cimentarsi in successione con il Texas Hold’em, l’Omaha, il Razz, lo Stud e l’Eight or Better.

Ancora poco diffuse, ma tutte da scoprire, nuove varianti come il poker cinese e il poker polacco. Il primo è basato sulla somma di più combinazioni di gruppi di 3 o 5 carte. Il secondo è un interessante mix in cui i giocatori devono semplicemente dichiarare un punteggio e sperare di raggiungerlo basandosi anche sulle carte degli avversari.

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