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Ponte 1° maggio e sciopero: scuole chiuse fino al 4 maggio


Lo sciopero del personale della scuola indetto il 2 e il 3 di maggio rischia di prolungare ulteriormente il super-ponte in vista delle prossime festività (25 aprile e Festa dei Lavoratori). E così alcune scuole le attività didattiche potrebbero essere sospese per dieci giorni.

La settimana appena cominciata ci indirizza verso due ponti del calendario scolastico del 2018. Il primo è quello in vista del 25 aprile che cade di mercoledì: le scuole saranno chiuse da sabato 21 aprile alla festa della Liberazione (con ritorno a scuola giovedì 26). Il secondo è quello che invece va da sabato 28 a martedì Primo Maggio (con ritorno a scuola mercoledì 2 maggio). Ma c’è anche una terza ipotesi: dieci giorni di vacanza, appunto dal 21 aprile al 2 maggio. Senza contare il fatto che lo sciopero indetto da ANIEF e Saese potrebbero prolungare ulteriormente il ritorno tra i banchi di scuola.

Ponte primo maggio 2018: tutte le regioni con le scuole chiuse – La chiusura delle scuole lunedì 30 aprile in vista del ponte del 1° maggio è stata decretata da ben 13 regioni: Piemonte; Friuli-Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Marche; Trentino-Alto Adige; Basilicata; Calabria; Puglia; Molise; Abruzzo; Campania; Umbria. Le scuole delle regioni non citate invece si muovono in ordine sparso, visto che in base all’autonomia la definizione del calendario scolastico spetta ai dirigenti dei singoli istituti (fatto salvo l’obbligo di almeno 200 giorni di scuola in un anno). Perciò è necessario controllare sul registro elettronico le decisioni in merito.

Lo sciopero del 2 e del 3 maggio – È stato indetto uno sciopero della scuola da ANIEF e Saese, che potrebbe prolungare il ponte del primo maggio 2018 fino al 4 maggio. Se le lezioni saltassero, gli studenti rimarrebbero quindi a casa per quasi una settimana. Le ragione della protesta? La vertenza delle maestre senza laurea escluse dalle graduatorie da una sentenza del Consiglio di Stato e gli aumenti di soli 85 euro previsti dal nuovo contratto e non ancora versati sul conto dei docenti (dovevano arrivare a marzo, forse arriveranno a maggio

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