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Enzo Cursio di Tramutola, amico di Sharon Stone. Lei: “candidato ideale al Nobel per la pace”


Dalle pagine di Repubblica la notizia di un valligiano, precisamente di Tramutola, che potrebbe addirittura concorrere per il Nobel della pace ci rende fieri, ma qual è il suo rapporto con Sharon Stone?

Nel tweet di un paio di giorni fa Sharon Stone lo definisce amico. Un rapporto che non soffre la distanza tra Los Angeles e Roma, dove Cursio è dirigente della Fao e attivista dell’Istituto buddista Soka Gakkai. La diva ha scelto di rendere pubblico il legame. Pur sapendo che non è questa la pubblicità che Cursio cerca, a differenza di altri fidanzati dell’attrice (l’ultimo è stato l’italo-svizzero Angelo Boffa). Promuove la corsa di Cursio verso il premio di Oslo per amore o per la sua sensibilità umanitaria?

Sono amici o qualcosa di più? La sola certezza è che l’italiano Enzo Cursio è accanto all’attrice da molti anni. Ora Sharon Stone ha deciso di presentarlo al mondo facendolo sfilare con lei sul red carpet a una prima al Fox Theatre di Los Angeles. E con una foto molto più intima, pubblicata su Twitter, di loro due sdraiati e sorridenti a bordo piscina nella villa di Beverly Hills che fu di Montgomery Clift.  Stavolta è la diva a stabilire come e quando le illazioni sulla sua vita privata devono uscire. Cursio non è un toy boy, non cerca pubblicità, non ha mai usato l’amicizia con Sharon per i propri affari o per fare lo spaccone con gli amici.

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Si sono conosciuti nel 2013 in Polonia a un meeting con Lech Walesa e il Dalai Lama. Da allora non si sono mai persi. Davanti al cinema di Hollywood, mercoledì scorso, i giornalisti hanno chiesto all’attrice: “Chi è la persona che ti accompagna?”. Lei ha risposto: “Si chiama Enzo Cursio, è il candidato italiano al Nobel per la pace”. Li unisce la lotta per i diritti umani, per i rifugiati, contro tutte le guerre. Le cause cui si dedica la Stone con una fondazione e partecipando a eventi di beneficenza usando la sua enorme popolarità. Ma nelle uscite degli ultimi giorni è evidente che la protagonista di Basic Istinct e Casino si è riservata un ruolo di comparsa e sta invece promuovendo il suo “amico” italiano ricordando a tutti la candidatura al Nobel.

Cursio ha 50 anni, 10 meno di Sharon. Viene da Tramutola, un piccolo paese della Val D’Agri, in Basilicata. Da Tramutola a Beverly Hills è un salto fiabesco. In mezzo c’è la sua vita. E’ stato un giovane socialista nella prima Repubblica, assistente di Valdo Spini al ministero dell’Ambiente, accanto a Mario Segni nelle successive sfide referendarie. Poi il suo campo d’azione è cambiato. Come segretario dell’associazione che riunisce i premi Nobel per la Pace, viene folgorato da figure come Gorbaciov, Walesa, l’irlandese Betty Williams, Mohamed Yunus e Perez de Esquivel.

Ora gli ex vincitori lo hanno candidato (il regolamento consente ai premiati del passato di indicare un nome) al Nobel per la pace 2018 per il suo lavoro sottotraccia contro il conflitto tra le due Coree, per aver collaborato (fianco a fianco con le gerarchie vaticane) ai colloqui di pace, per l’idea di far nascere in Basilicata un campo profughi per i bambini attraverso la Fondazione Città della pace. Cursio ha scoperto Obama, primo italiano, quando il presidente era solo un senatore dell’Illinois (quasi un consigliere regionale). Ha collaborato con Samia ‘Nkrumah alle campagne elettorali in Ghana. Il suo profilo internazionale è cresciuto negli anni.

L’11 agosto Enzo Cursio sarà a Policoro per ricevere il premio Heraclea 2018.

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