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Dopo l’incidente a Marsico Nuovo, l’emergenza cinghiali va affrontata con strumenti e misure adeguate


L’ennesimo incidente stradale provocato dai cinghiali sulla Strada Statale 598 Fondo Val d’Agri, questa volta avvenuto all’altezza dello svincolo per Marsico Nuovo Sud, non consente ulteriori disattenzioni da parte di chi ha la responsabilità della sicurezza dei cittadini. L’emergenza cinghiali colpisce in Val d’Agri agricoltori, automobilisti e cittadini e come tale va affrontata con strumenti e misure adeguati e straordinari.

A sostenerlo è il Csail in una nota a firma del portavoce Filippo Massaro sottolineando che solo fortuitamente, in questo caso, si sono registrati danni all’auto senza coinvolgere i passeggeri ma le conseguenze potevano diventare più gravi. La pericolosità degli ugulati è evidente come testimoniano i continui avvistamenti nelle contrade rurali della valle e persino alle periferie dei centri abitati. Gli incontri che ci sono stati in Prefettura come le continue prese di posizione in Regione non ci tranquillizzano. Se come sostengono le previsioni dell’Osservatorio regionale degli habitat naturali, popolazioni faunistiche e biodiversità del dipartimento regionale all’Ambiente, siamo arrivati a quota 120 mila cinghiali, non è possibile ulteriormente sottovalutareil rischio.

La Val d’Agri – dice Massaro – dispone di un buon numero di cacciatori, in attività da anni, che deve solo essere autorizzato a poter realizzare battute di caccia continue e mirate. Spetta poi all’Anas per la SS 598, l’arteria più trafficata, e alla Provincia per le strade di propria competenza garantire la sicurezza nella transitabilità. I cittadini devono comunque essere autorizzati a difendersi e a difendere colture ed aziende agricole.

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