Lavoro

Uilca-Uil: non ci rassegniamo alla “desertificazione bancaria”, chiederemo un tavolo alla nuova Giunta regionale


Il 47 per cento dei comuni lucani non ha sportelli bancari sul suo territorio con un’utenza privata di servizi che ammonta a circa 80mila persone. Il 48,8% da quando non ha più lo sportello bancario vicino deve impiegare più tempo per raggiungere la banca; il 31,4% utilizza servizi on line sostitutivi; il 10,9% è costretto ad aspettare la disponibilità di familiari e amici che lo possano accompagnare. Il 61,9% ritiene che la presenza o l’assenza della banca influisca molto o abbastanza sulla scelta di vivere o abbandonare il proprio comune di residenza e allo stesso tempo sulla propensione a investire in prodotti finanziari (68,8%).

Alla crescente “desertificazione bancaria” in Basilicata si aggiungono  sette ulteriori chiusure annunciate dal Gruppo Intesa Sanpaolo che interesseranno a breve i comuni di Grassano, Moliterno, Montalbano, Palazzo San Gervasio, San Fele, Stigliano oltre a Potenza (via Alianelli). La Uilca-Uil, che ha tenuto ieri a Potenza il Consiglio Regionale dell’organizzazione, con la presenza del segretario generale Uilca Fulvio Furlan non si è limitata all’ennesima denuncia. “Non ci rassegniamo – ha detto il segretario regionale Uilca Vito Cuccaro – e porteremo avanti il confronto unitario già avviato da tempo con la Regione Basilicata allo scopo di costituire un Osservatorio sull’attività bancaria che possa analizzare da vicino il fenomeno con tutti gli attori coinvolti e studiare le possibili contromisure. Attendiamo l’insediamento della nuova Giunta Regionale – continua Cuccaro – per poter chiedere subito la convocazione di un tavolo all’Assessore competente e finalizzare in tempi rapidi il lavoro già svolto nei mesi scorsi”. La Uilca – che ha realizzato nel 2023 la campagna itinerante “Chiusura filiali? No, grazie” (tappa a Miglionico per la Basilicata) con un’indagine (con i dati che sono stati ricordati)-  guarda con attenzione al Piano industriale  della BdM Banca del Mezzogiorno- gruppo Mediocredito Centrale (a sua volta controllato da Invitalia) con la presenza della Banca Popolare di Bari che ha in totale 200 sportelli in tutte le regioni del Sud (una ventina in Basilicata con circa 250 dipendenti) più Milano. Dopo la scomparsa al Sud di gruppi bancari locali (sono rimaste solo le Banche di Credito Cooperative) le attese sono adesso per quello che riuscirà a fare la BdM per i diritti dei lavoratori e dei territori. Secondo Vincenzo Tortorelli segretario regionale Uil “la chiusura delle filiali è purtroppo solo uno degli esempi della progressiva spoliazione di servizi nei nostri piccoli comuni che riguardano oltre le banche, gli uffici postali, le scuole, la sanità.

La Basilicata vive incroci importanti e delicati da cui dipende il suo futuro: da Stellantis al dopo petrolio siamo impegnati a fronteggiare ogni attacco come quello più pericoloso dell’Autonomia Differenziata. La Uil – ha annunciato Tortorelli- sta lavorando all’aggiornamento del Piano del Lavoro presentato insieme a Cgil e Cisl nel 2021 e nel quale i servizi ai cittadini hanno una specifica valenza. Guardiamo con attenzione all’Intelligenza Artificiale che specie nel comparto del credito rivoluzionerà l’organizzazione del lavoro”. Nel corso del Consiglio si è discusso del recente rinnovo del Contratto nazionale ABI, piattaforma approvata anche in Basilicata dai lavoratori del Credito nelle partecipate assemblee unitarie, in virtù delle importanti conquiste salariali e normative ottenute dai Sindacati di categoria. Analoghi risultati – ha sottolineato Cuccaro – si augurano, in una congiuntura sociale ed economica complessa, anche i lavoratori delle BCC, realtà centrale per il territorio lucano, il cui rinnovo contrattuale è attualmente in discussione sul tavolo nazionale, e i lavoratori esattoriali, che attendono con ansia l’avvio della trattativa che li riguarda.

Il segretario generale Uilca Fulvio Furlan  concludendo i lavori ha sostenuto che “lo stato di solidità del settore del credito, certificato da Banca d’Italia, conferma che è possibile affrontare le sfide future del Paese e nel solco di quanto definito con il rinnovo del Contratto Nazionale, dando prospettive alle lavoratrici e ai lavoratori in termini salariali, occupazionali e di benessere lavorativo. Nel nuovo Ccnl abbiamo individuato gli strumenti per gestire i nuovi processi in atto tramite la contrattazione collettiva. Ora è importante che le banche non puntino solo a logiche di taglio dei costi e che Abi sia all’altezza della lungimiranza con cui si è raggiunto il rinnovo del Ccnl. È importante che il Governatore della Banca d’Italia abbia rimarcato i rischi legati alle esternalizzazioni di attività e sottolineato che l’utilizzo della tecnologia da parte delle banche sta producendo anche un processo di chiusura di sportelli, che può causare situazioni negative per alcune fasce di popolazione. Un fenomeno da considerare non solo in termini di accesso al contante, ma anche per le ripercussioni che si producono rispetto alla qualità dei servizi garantita dai bancari e sotto il profilo sociale, di sostegno economico ai territori, soprattutto i più disagiati, e di legalità”, afferma il segretario generale Uilca“Infine è pienamente condivisibile il richiamo del Governatore al valore che può avere l’Europa nel mondo e l’Italia come paese fondatore dell’Unione Europea per favorirne un progresso che consenta di tornare a crescere e contare in Europea e con l’Europa contare nel mondo”, conclude Furlan.

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