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Sansanelli è morto il 27 o 28 dicembre

I magistrati ora sono concentrati sui 5 giorni dell’intervallo di tempo tra la sparizione e la morte

La morte di Giuseppe Sansanelli risale al 27 o al 28 dicembre, 20 giorni prima del ritrovamento del cadavere. Sono i primi risultati dell’autopsia eseguita lo scorso 20 gennaio nell’ospedale di Lagonegro. Sansanelli trovato completamente nudo in fondo ad un pozzo, era scomparso il 23 dicembre a Sant’Arcangelo. A ritrovare il cadavere il 17 gennaio era stato l’agricoltore titolare del fondo dove si trova il pozzo. I magistrati sono concentrati proprio sui 5 giorni dell’intervallo di tempo tra la sparizione e la morte. Dovranno ricostruire che cosa è accaduto al 26enne in quel lasso di tempo: ad esempio, dove è stato, chi potrebbe averlo ospitato, visto che aveva pochi soldi, chi ha frequentato. Intanto, nei giorni scorsi sono state ritrovare le scarpe mentre degli abiti ancora non c’è traccia. A ritrovare le scarpe è stato sempre l’agricoltore che aveva scoperto anche il cadavere. Le scarpe saranno spedite ai carabinieri del reparto investigazioni scientifiche (Ris). A tal proposito, gli inquirenti parlano di analisi per verificare eventuali tracce biologiche diverse da quelle di Sansanelli. Il pubblico ministero Rossella Colella ha di nuovo ascoltato, mercoledì scorso, come persona informata sui fatti, l’agricoltore che ha trovato il cadavere.

Prima di lui, sempre mercoledì, era stata sentita la madre di Sansanelli. Diventa fondamentale, a questo punto, capire cosa sia successo in quei giorni a cavallo tra il 23 e il 27 dicembre. Ci sono dei testimoni che dicono di aver visto Giuseppe a Scanzano: può essere ma non c’è la certezza assoluta. Alcuni dubbi potrebbero essere fugati dagli esiti completi dell’autopsia. Mancano ancora gli esami istologici e tossicologici. Per fugare ogni minimo dubbio, la Procura ha chiesto esami più approfonditi anche sui polmoni per capire se e fino a che punto fossero pieni di acqua. Se si butta un cadavere in un pozzo i polmoni non si riempiono d’acqua. Gli esami tossicologici serviranno invece a capire se il ventiseienne è morto per una overdose da sostanze stupefacenti o per un altro tipo di intossicazione. La verità è affidata alla scienza, agli esami di laboratorio. All’indomani del ritrovamento delle scarpe, i carabinieri hanno fatto un nuovo sopralluogo nella località dove si trova il pozzo alla ricerca degli abiti di Sansanelli. Proprio gli abiti che ancora non si trovano resta il particolare che tinge la vicenda di giallo.

FONTE: PINO PERCIANTE – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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