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La società “Usa e Getta”


In questi giorni di grande caldo, i media sottolineano (giustamente) la necessità di non abbandonare gli animali (oggi va di moda essere animalisti).
Nello stesso tempo, nessuno parla dei nostri anziani.
Un silenzio assordante che fa male, perché racconta molto della tristezza di questi tempi.
Nessuno ne parla perché questo sistema che mette al centro il denaro, la “Produzione” e la “Perfezione” fisica, tende a rifiutare concettualmente l’idea del tempo che passa e delle fragilità che aumentano.
L’Uomo è utile fino a quando produce, fino a quando può essere spremuto da questi ritmi infernali che assomigliano ad una lunga corsa quotidiana senza meta.
Una volta che esci fuori da questo ingranaggio, questa società basata sull’indifferenza e sull’oblio ti dimentica, ti lascia in un angolo a combattere da solo contro i segni del tempo che avanzano.
A nulla contano più le storie, il vissuto, la memoria e tutti quei valori fondamentali che una volta facevano da collante tra le generazioni.
Si ha la sensazione che stiano scricchiolando pericolosamente anche gli ultimi barlumi di Umanità vera.
Perché ho sentito con le mie orecchie, anche in ambienti medici, parole disperanti del tipo : “Gli anziani vogliono morire da soli a casa loro.”
Come se si desse per scontato che una persona anziana debba voler necessariamente morire senza poter aver diritto alle cure migliori per provare a resistere ancora un po’ in questo mondo.
Questa società così non funziona, dobbiamo ricominciare da capo.
Non c’è più tempo.

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