La SAPAR (l’Associazione Nazionale Servizi e Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative) che rappresenta gli operatori del settore del gioco pubblico e dell’intrattenimento, ha organizzato un evento cruciale che ha riunito operatori del settore del gioco lecito, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder.
Il titolo del workshop “Progettare insieme il futuro del gioco: il cambiamento del settore tra innovazione e tutela del consumatore e delle imprese.“(giochi senza vincita in denaro, gioco pubblico).
Gli argomenti incentrati sul confronto costruttivo per lo sviluppo del settore, la legalità, e il dialogo con le istituzioni per tutelare il ruolo dei gestori e l’innovazione del comparto. Il tema principale è stato il settore dell’intrattenimento italiano.
È intervenuto Sergio D’Angelo: Presidente Sapar, che ha avuto un ruolo centrale, ringraziando tutti i partecipanti per il successo dell’evento e il “nuovo percorso fondato sul confronto costruttivo”.
Tra i Partecipanti i Consiglieri della Associazione Nazionale SAPAR e tutti gli Associati e partecipanti presenti con la partecipazione di un vasto pubblico di gestori e costruttori del settore.
Sono intervenuti anche esponenti delle istituzioni tra cui l’On. Maurizio Gasparri, che nel suo intervento, ha criticato l’approccio “ipocrita” alla regolamentazione del settore, sostenendo che il gioco legale non debba essere criminalizzato.
L’On.Vito De Palma (Forza Italia) è intervenuto sottolineando la necessità di una regolamentazione equilibrata e non ipocrita del settore del gioco pubblico, criticando apertamente le disposizioni regionali che regolano la distanza minima dai “luoghi sensibili”, citando esplicitamente il caso della Basilicata e definendo come “ipocrisia pura” le norme sul distanziometro.
In particolare, per quanto concerne la legge regionale della Basilicata, De Palma ha criticato le distanze specifiche imposte (250 metri nei Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti e 350 metri per i Comuni con oltre 20.000 abitanti), chiedendo quale sia il nesso logico tra numero di abitanti e rischio di dipendenza, e definendo tali norme di pura invenzione e “senza senso”. all’Elenco dei Luoghi Sensibili: Ha messo in discussione l’inserimento di strutture come le case di cura tra i luoghi sensibili, sostenendo che si tratta di un’eccessiva cautela non supportata dalla realtà: “Non ho mai visto una persona ricoverata uscire da una struttura sanitaria per andare a giocare. È un’ipocrisia”.
Ha infine sottolineato la necessità di distinguere il gioco legale, che contribuisce alle entrate statali, dall’illegalità. Ha anche affrontato il tema della ludopatia, definendola una dipendenza reale, ma ha contestato l’efficacia di misure come i distanziometri applicati in modo eccessivo dalle Regioni, specialmente nell’era del gioco online.
Si è espresso in sintesi la necessità di Riforma e Riconoscimento. Il punto centrale del dibattito politico è stata la ferma critica alle leggi regionali e comunali percepite come eccessive, come il distanziometro (la distanza minima dai “luoghi sensibili,” citando specificamente l’esempio della Basilicata). Politici come Gasparri e De Palma hanno definito tali misure “ipocrite” e prive di logica.
Il focus si è poi spostato dall’eccessiva criminalizzazione del settore legale, al contrasto efficace del gioco illegale, e alla promozione della legalità attraverso l’innovazione e la formazione.
L’obiettivo della SAPAR è quello di instaurare un dialogo più costruttivo con le Istituzioni per definire un quadro normativo stabile e sostenibile che non metta a rischio l’intera filiera produttiva.
C’è un forte appello da parte del settore (SAPAR) e di alcuni esponenti politici affinché il gioco pubblico lecito venga riconosciuto e tutelato come un’attività economica che contribuisce alle entrate statali, distinguendolo nettamente dall’illegalità.
