Politica

Ex Comunità Montane, possibilità di trasferire i beni immobili ai Comuni


“Dopo il passaggio in prima Commissione, ora speriamo in una  celere approvazione in Consiglio per dare la possibilità di trasferire i beni immobili delle soppresse Comunità montane anche ai Comuni singoli oltre che alle Unioni di Comuni, come al momento previsto”.

Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva, che continua: “si rende possibile la loro dismissione e si potranno utilizzare come beni della comunità. Tantissimi i Comuni interessati con beni importanti come, ad esempio, l’area artigianale di Stigliano o a Tricarico la grande azienda agricola il Casone: con questo  ampliamento di opportunità, entrambe potranno essere messe nelle disponibilità dei comuni e quindi a disposizione di imprese o, nel secondo caso, magari dei giovani che vogliono insediarsi in agricoltura. Oppure ancora, beni quali il Vivaio di Villa D’agri, il Pala Basento di Potenza o il Volo dell’Angelo per citare altri beni di rilievo, il cui utilizzo i comuni potrebbero rendere virtuoso”.

“Ora serve accelerare – aggiunge Braia – la conclusione del processo di liquidazione delle soppresse Comunità montane e, contemporaneamente, garantire una idonea collocazione a beni immobili di particolare rilievo da rimettere a disposizione delle collettività del territorio comunale su cui investono.Una esigenza che è emersa dal lungo percorso di liquidazione delle Comunità montane e di estinzione, dopo 10 anni ancora non concluso come ascoltato durante l’audizione del rappresentante dell’Anci, Andrea Bernardo, sindaco di Colobraro, che ha espresso il parere positivo alla proposta di legge e alla direzione intrapresa che è quella che i comuni da tempo aspettavano”.

“La nuova norma consentirà anche,  finalmente, – sottolinea Braia – il trasferimento di singoli beni immobili alla Regione o ad un suo ente strumentale, nel caso in cui il bene sia funzionale all’esercizio delle rispettive funzioni, dopo una adeguata valutazione economico finanziaria, oltre che giuridica. Si disporrà, inoltre, con il dispositivo – conclude Braia – il trasferimento delle autovetture e delle attrezzature (compresi i D.P.I.) necessari allo svolgimento delle attività di forestazione e di autorizzazione al taglio dei boschi dalle Comunità montane in liquidazione al Consorzio di Bonifica e viene introdotto l’obbligo per il Consorzio di Bonifica di concedere parte di tali beni in uso gratuito alla Regione Basilicata”.

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