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Braia: Le 3 S della Dieta Mediterranea e della lotta allo spreco alimentare: Salute, Sostenibilità e Solidarietà

Successo dell’iniziativa per partecipazione e contenuti e progetto per le scuole


“Dall’iniziativa partirà un progetto di educazione e informazione sulla valorizzazione dei prodotti lucani e la lotta allo spreco nelle scuole di Basilicata, da finanziare con i fondi della Legge Regionale 31/2023 sulla Dieta Mediterranea. E’ stata un successo per partecipazione e contenuti l’iniziativa “Le 3 S della Dieta Mediterranea e della lotta allo spreco alimentare: Salute, Sostenibilità e Solidarietà” che ha coinvolto la comunità. In particolare le studentesse e gli studenti delle classi V degli istituti con indirizzo agrario e alberghiero della Provincia di Matera protagonisti dell’evento del mattino, unico organizzato in Basilicata con la preziosa partecipazione dell’Onorevole Maria Chiara Gadda Vice Presidente della Commissione Agricoltura e deputato di Italia Viva. Ringrazio le Dirigenti Scolastiche Caterina Policaro (IPSSAR di Garaguso dell’IIS Carlo Levi di Tricarico), Maria Di Bello (IIS Giustino Fortunato” Pisticci-Marconia) e Carmela Gallipoli (I.I.S “A.Turi” di Matera) per aver accolto con favore l’iniziativa di divulgazione su questi importanti temi.”

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.

“La Basilicata – prosegue Braia – può aspirare ad essere la regione simbolo della Dieta Mediterranea, progettando e realizzando un vera piramide alimentare costituita al 100% di prodotti lucani da far adottare nei luoghi della somministrazione pubblica (mense scolastiche, ospedaliere, pubbliche amministrazioni). Questa la proposta emersa dai rappresentanti dell’ordine dei Tecnologi Alimentari regionale e nazionale Gianluca D’Andrea e Laura Mongiello, condivisa dalla dietologa dell’Asm Carmela Bagnato nonché segretario Nazionale ADI, Associazione italiana di nutrizione clinica e dietetica, e dai rappresentanti della Federazione Italiana  Cuochi di Basilicata Zazzerini e Carbone.

Presenteremo a breve un progetto di educazione e valorizzazione consapevole del cibo di Basilicata insieme a tutte le associazioni che hanno preso parte all’evento del 16 Ottobre per celebrare la “Giornata mondiale dell’alimentazione”. E’ l’impegno assunto al termine dell’iniziativa e dei due talk per le scuole e poi nel pomeriggio aperto alla cittadinanza tutta: proporre un progetto  finalizzato a favorire un consumo consapevole attraverso l’assunzione di abitudini alimentari corrette, incentrate sul modello di Dieta Mediterranea e comportamenti di contrasto allo spreco alimentare.

Abbiamo celebrato al meglio una giornata che l’Unesco ha voluto dedicare al tema:  “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro” mettendo insieme esperti,  rappresentanti politici e istituzionali oltre che del terzo settore, in un confronto ampio e completo, in cui sono stati condivisi  i percorsi migliori da adottare insieme, per arginare la fame da una parte e lo spreco alimentare dall’altra,  trattando le malattie legate sia alla malnutrizione che all’obesità.

La Basilicata può e deve fare la sua parte con l’aiuto delle associazioni del terzo settore, tra cui Magazzini Sociali e la Rete Cibus. A Potenza con il lavoro incessante di 70 volontari, hanno recuperato, rilavorato, porzionato  e distribuito circa 70 tonnellate di cibo fresco in due anni, a Matera  dal 2016 c’è la raccolta delle eccedenze alimentari (1.700 quintali ad oggi), fondamentale per la lotta allo spreco, grazie a 60 esercizi commerciali che hanno aderito e alla stretta sinergia con la Caritas diocesana, le Caritas parrocchiali, la mensa Don Giovanni Mele e la mensa Don Tonino Bello della parrocchia San Rocco.

Nei prossimi giorni – conclude il Consigliere Braia – chiederemo un incontro agli Assessori all’Agricoltura Galella e Sanità Fanelli per presentare l’iniziativa e chiedere ufficialmente di finanziare la proposta progettuale per cominciare ad attuarla  già nel 2023, utilizzando i 50.000 euro disponibili a valere sulla Legge Dieta Mediterranea approvata e coinvolgendo alcune scuole pilota, utilizzando anche la rete dei Centri di Educazione Ambientale e in applicazione anche della Legge regionale 14 ottobre 2008, n. 27.”

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