Più di 540 mila nuovi alberi messi a dimora tra l’autunno 2024 e fino al marzo di quest’anno, quasi tutti su iniziativa pubblica: oltre 4 milioni di euro del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 per piantare 561 ettari.
Un ritorno economico in valore di servizi ecosistemici per ciascun anno di vita dei nuovi impianti stimato in quasi 3 milioni di euro. La quinta edizione dell’Atlante delle Foreste, elaborato da Legambiente, registra gli sforzi della Basilicata per boschi e parchi, confermando per il secondo anno consecutivo il ruolo di primo piano nel campo e di controtendenza rispetto ad altre regioni.
Meglio della Basilicata fa solo il Trentino Alto Adige con quasi 750 mila nuovi alberi sui 3 milioni totali in Italia, per quasi 300 progetti. Il rapporto, però, non si ferma ai dati. Le buone politiche forestali – sostiene l’associazione – non possono limitarsi alla messa a dimora di nuove piante: affinché gli investimenti siano produttivi e non si trasformino in uno spreco di risorse, è necessario che i rimboschimenti arrivino dopo precise analisi di suolo e clima, per garantire la sopravvivenza delle giovani piante, più fragili di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico.
A dispetto delle prime due posizioni, il report, realizzato in collaborazione con AzzeroCO2 e il supporto tecnico di Compagnia delle Foreste per il Sole 24 ore, afferma che a trainare le piantumazioni sono le città metropolitane. E parla lucano uno dei progetti attivati a Milano: quello in memoria di Luca Marangoni, 14 enne morto investito da un tram tre anni fa mentre andava a scuola in bici. Per volere della famiglia – la mamma è originaria di Policoro – Legambiente ha avviato una raccolta fondi: 800 tra alberi e arbusti sono stati donati al comune e saranno piantati al parco Lambro.




