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Winfly: “ritardi, approssimazioni, inadeguatezze e incapacità nel servizio aereo antincendio”

Tra pochi giorni diventerà operativo l’elicottero AB 412 del Comando nazionale dei Vigili del Fuoco con base a Viggiano, l’unico a disposizione della Regione nella lotta agli incendi. Ma, dopo quanto sta accadendo da giorni, sarà sufficiente? E perché nonostante il “richiamo” del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio la Regione non ha  dato seguito alla gara per l’affidamento del servizio aereo antincendio ? Sono domande che gettano “fuoco” sulle azioni e sugli interventi che riguardano il Piano regionale antincendio se non si vuole scaricare solo e sempre sul Dipartimento Nazionale Protezione Civile. Del resto la denuncia dei sindaci dell’area del Pollino è chiara: senza un’adeguata flotta aerea la difesa del patrimonio forestale e naturalistico non sarà in alcun modo possibile. Come è noto rispetto allo scorso anno la flotta aerea dello Stato è stata potenziata: dispone di 16 Canadair ClA15 e 12 elicotteri speciali dei Vigili del Fuoco e della Difesa, e viene attivata su richiesta delle Regioni. La flotta è dislocata su 14 basi: Cagliari, Catania, Ciampino (Rm), Napoli – Capodichino, Comiso (Rg), Genova, Grottaglie (Ta), Lamezia Terme (Cz), Olbia, Trapani, Rieti, Cecina (Li) e Viterbo. In caso di incendio le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione. Se questi non sono a loro volta sufficienti, o nel nostro caso inesistenti, la Regione chiede al Centro operativo aereo unificato l’intervento della flotta dello Stato. In base alle possibilità operative: quando si arriva a chiedere l’intervento della flotta «centrale», vuol dire che le fiamme sono già estese. A quel punto la battaglia è già persa. Per questo c’è bisogno di una flotta aerea regionale con base operativa sul territorio.

Winfly – che anche di recente ha ribadito la totale e immediata disponibilità’ ad avviare con propri mezzi e da subito l’attività del servizio aereo antincendio-  ricostruisce le tappe principali di un avviso regionale a cui non si è dato seguito.  Il 9 marzo scorso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione ha avviato l’indagine di mercato per l’impiego di elicotteri per l’attività di antincendio boschivo in regione. Winfly, in qualità di operatore aereo, può garantire la gestione, nell’ambito delle strutture operative antincendio presenti sul territorio regionale, del servizio di Prevenzione e Repressione degli incendi boschivi con mezzi aerei, identificando nella struttura aeroportuale di Pisticci la sua base operativa. La Pista Mattei, come è noto, permette un veloce raggiungimento aereo delle aree periferiche dell’intero territorio regionale. Per questa ragione Winfly il 16 marzo scorso ha inviato manifestazione di interesse con una specifica proposta tecnica e successivamente in data 28 aprile ha richiesto informazioni sulle procedure avviate e sui tempi senza ottenere alcuna risposta. Gli uffici dipartimenti sono stati sollecitati a fornire informazioni sulla pubblicazione della procedura di evidenza pubblica che l’ente ha predisposto per l’affidamento dei servizi (ai sensi della normativa D.lgs 50/2016). Winfly insiste sulla trasparenza degli atti e soprattutto sulla regolarità : si devono fare le gare (e non ad incendi divampati), non affidare a tre ultraleggeri somme inutili per l’avvistamento e per questo l’Assessore Braia deve fornire risposte precise. Gli ultraleggeri individuati – precisa Winfly – avrebbero comunque lavorato in un sinergico progetto di prevenzione , senza precludere a nessuno di svolgere un servizio , ma di rendere strutturato e coordinato ogni aspetto. Il servizio di avvistamento e ricognizione incendi – precisa la nota – può essere effettuato con due aeromobili (avvistatore e ricognitore) consentendo di impiegare stabilmente almeno 10 persone per le attività di ricognizione giornaliere. Ulteriore avanzamento dei tecnologia – si aggiunge nella nota – è l’utilizzo del drone: i vantaggi del pilotaggio remoto sono virtualmente illimitati e la miniaturizzazione dei sensori utili alle attività di rilevamento rende ”i droni” strumenti di lavoro aereo in grado di svolgere attività che, fino a pochi anni fa, potevano essere operate solo mediante aeromobili ”con pilota a bordo”.

Si pensi che solo poche ore di ritardo mandano in fumo centinaia di miglia di euro di macchia mediterranea , con gravi danni ambientali , dissesto idrogeologico e frane, oltre ai danni per  gli investimenti successivi per il rimboschimento.

La situazione è questa a cui si aggiungono i costi a carico della Regione Basilicata  dell’elicottero che parte da Pontecagnano, mentre siamo solo a metà luglio. Come si intendono prevenire gli esorbitanti rischi e danni ? Con la danza della pioggia ? O con le continue tavole rotonde permanenti a discutere mentre il territorio è  in fiamme?

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