Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Vogliamo sapere cosa si utilizza per il recupero del petrolio fuoriuscito dal Cova


Il Comitato Mediterraneo No Scorie (già Mediterraneo Notriv) rappresentato dall’avvocato Giovanna Bellizzi, l’associazione Briganti D’Italia in persona dell’Avv. Antonio Grazia Romano, l’Ing. Antonio Alberti e la Prof.ssa Albina Colella (Comitato Ambiente e Salute a Sud), hanno inviato alla Regione Basilicata e ai sindaci di Viggiano e di Grumento Nova formale domanda di accesso ai documenti “per avere informazioni sull’utilizzo di solventi e/o disperdenti nelle operazioni di recupero del petrolio fuoriuscito dal Centro Olio Val d’Agri”.

“Nel caso di conferma dell’utilizzo di solventi e/o disperdenti da parte di Eni e/o delle società incaricate della bonifica, spiegano le associazioni, è stato chiesto di poter conoscere la tipologia dei prodotti utilizzati, i relativi quantitativi, il processo di smaltimento e l’impianto preposto allo svolgimento delle operazioni.

La domanda di accesso, presa visione ed estrazione copia di documenti in materia ambientale è motivata dal fatto che il progetto di bonifica e soprattutto i prodotti eventualmente utilizzati come solventi e/o disperdenti potrebbero avere impatti negativi sul territorio e sulla salute dei cittadini.

E’ importante, quindi, sapere se questi prodotti chimici sono stati utilizzati in passato, se sono utilizzati attualmente e dove viene smaltito il tutto.

In considerazione del fatto che ENI ha ammesso che il petrolio sversato nei terreni è pari a 400 tonnellate ( fonte http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/886254/l-eni-ammette-petrolio-sverato-sui-terreni.html), è evidente che le operazioni di recupero dal sottosuolo di tutto il materiale sversato accidentalmente sono difficili e laboriose, e al riguardo le istituzioni devono darne massima informazione ai cittadini.

I lucani devono sapere con certezza se per la bonifica e il recupero di petrolio dal sottosuolo la società sta usando anche solventi e/o disperdenti.

Non vogliamo creare allarmismi o preoccupazione nei cittadini: se la società potrà confermare con certezza di non aver mai utilizzato prodotti chimici impattanti durante le operazioni di bonifica e di recupero del petrolio, potremo dare rassicurazioni importanti.

In caso contrario, qualora fosse invece confermato l’utilizzo di solventi e/o disperdenti nelle operazioni di recupero del petrolio fuoriuscito dal Centro Olio Val d’Agri, sarà necessario informarne i cittadini, così come la legge consente e impone”

Mediterraneo No Scorie (già Mediterraneo notriv) -Avv. Giovanna Bellizzi
Briganti D’Italia -Avv. Antonio Grazia Romano
Ing. Antonio Alberti
Prof.ssa Albina Colella (Comitato Ambiente e Salute a Sud)

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