L’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono ha aperto i lavori della seduta straordinaria del Consiglio regionale, in programma oggi a Potenza, per la discussione sul rapporto di valutazione di impatto sulla salute (Vis) della popolazione della Val d’Agri in relazione alle attività del Centro Olio di Viggiano.
“Siamo qui – ha detto il rappresentante dell’esecutivo regionale – per trasferire le informazioni in nostro possesso rispetto al progetto di Valutazione di impatto sulla salute (Vis) commissionato dai Comuni di Viggiano e di Grumento Nova: le prime conclusioni risalgono al 14 luglio di quest’anno, ma per quanto riguarda la Regione la prima relazione di sintesi è arrivata il 7 settembre, mentre la prima bozza completa di appendici è stata inviata via pec il 22 settembre. Si tratta di uno studio atteso, che consideriamo importante e che prova a fare chiarezza sul possibile collegamento tra eventuali inquinanti ambientali e gli impatti sulla salute. Al suo interno – ha spiegato Pietrantuono – troviamo un quadro di analisi delle tre matrici ambientali: acqua, suolo e atmosfera. Una parte dello studio si focalizza sulla salute, con risultati che coincidono con l’indagine dell’Istituto superiore della Sanità commissionata dalla Regione alcuni anni fa. C’è poi una parte che si sofferma sulla percezione del rischio nell’area della Val d’Agri. Nello studio, in realtà, attraverso l’indagine epidemiologica si stabilisce non una correlazione, ma una associazione di rischio, fra alcuni incrementi di malattie, mortalità o ricoveri e la presenza di attività estrattive. La concentrazione è focalizzata quindi principalmente sull’aria. Mentre per quanto riguarda acqua e suolo, dallo studio non emergono anomalie particolari, per quanto riguarda le emissioni in atmosfera vengono date alcune raccomandazioni: un approccio di precauzione più severo rispetto a quello basato sui limiti di legge (si invita quindi a ragionare su una normativa che porti le emissioni al di sotto di quei parametri); la continuazione dello studio sulla situazione ambientale e sanitaria della popolazione dei due Comuni. Il tema, quindi, esiste. Ma la Regione- ha messo in chiaro l’assessore – già si era mossa per avere un quadro certo, costruendo ad esempio una rete di soggetti con credibilità nazionale come l’Ispra e il Cnr. Ma esiste anche – ha ricordato Pietrantuono – l’accordo quadro con l’Istituto superiore della Sanità legato alla vicenda Total. La cosa più opportuna da fare è stata quella di coinvolgere i Ministeri interessati, per la costituzione di un tavolo nazionale integrato fra i ricercatori che hanno lavorato sulla Vis e gli enti di ricerca che già collaborano con la Regione, anche nell’ambito del riesame dell’Autorizzazione di impatto ambientale (Aia) relativa al Centro Olio di Viggiano, per individuare ulteriori azioni da mettere in campo. Si tratta, quindi, di lavorare attraverso la costituzione di un tavolo che tenga insieme tutte le parti, e che arrivi a dare il suo contributo a livello normativo anche nell’ottica del riesame dell’Aia del Cova, che ora si avvia al secondo riesame parziale, proprio sui temi dell’inquinamento in atmosfera. Alcuni mesi fa, tra l’altro – ha detto ancora l’assessore – abbiamo chiesto il riesame della Valutazione di impatto ambientale (Via) che risale al 1998, per quanto riguarda la ricaduta delle emissioni sia in superficie che nell’area interessata. La Vis – ha ribadito – è molto importante : se arriverà a definire che esite una correlazione certa tra ambiente e salute, dobbiamo capire come intervenire. In ballo, del resto, non c’è solo l’Eni. Vogliamo individuare un percorso preventivo anche in vista dell’Aia nei confronti della Total”.