Cronache

Vietato l’uso di acqua potabile a Matera dopo l’esito sfavorevole delle analisi di ARPAB

A causa del superamento dei parametri dei batteri coliformi. Scuole chiuse


A causa del “superamento dei parametri dei batteri coliformi a 37 gradi centigradi del partitore Terlecchia-Matera”, con un’ordinanza cautelativa, il sindaco della Città dei Sassi, Raffaello De Ruggieri, ha vietato “in tutto il territorio comunale di far uso per fini potabili dell’acqua erogata da Acquedotto Lucano, fino a diversa disposizione”. E’ stata inoltre disposta la chiusura delle scuole per oggi, venerdì 19 ottobre.


In una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’amministrazione comunale è inoltre sottolineato che “Acquedotto Lucano provvederà all’immediata istituzione di idonei servizi alternativi di consegna di acqua potabile mediante autobotti e/o acqua in confezione originale”. L’ordinanza del sindaco “si è resa necessaria dopo la comunicazione inviata ieri alle ore 21.59 dal Dipartimento prevenzione collettiva della salute umana – Uoc per l’igiene degli alimenti e della nutrizione che riferisce dell’accertato superamento dei parametri dei batteri coliformi a 37 gradi centigradi del partitore Terlecchia-Matera. Il sindaco ha disposto che l’ordinanza sia inviata alla Presidenza della Regione Basilicata, al Dipartimento regionale della Salute sicurezza e solidarietà sociale, al Dipartimento regionale ambiente ed energia, ad Acquedotto Lucano, all’Asm e all’Arpab”

FONTE ANSA

A seguito del provvedimento del sindaco di Matera, che ha emesso un’ordinanza cautelativa di divieto di far uso per fini potabili dell’acqua erogata, l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Giandomenico Marchese, ha immediatamente attivato una task force, coordinata dal dirigente della Vigilanza Igienica, Rosanna Brienza.

La task force ha disposto il potenziamento degli operatori del call center che rispondono al numero verde 800992293, e che saranno a disposizione h24; tutto il personale della Vigilanza Igienica è stato allertato e resterà operativo fino a cessata emergenza, così come il personale tecnico del centro operativo di Matera che è stato potenziato. Acquedotto Lucano, di concerto con il Comune di Matera, ha disposto il servizio sostitutivo tramite autobotti e attraverso la distribuzione di sacche di acqua da 5 litri confezionate.

Le autobotti sono ubicate nelle seguenti zone: ospedale Madonna delle Virtù, piazza Matteotti, piazza Sant’Agnese, piazza San Pietro Caveoso, via Don Luigi Sturzo (chiesa San Paolo), VIA Nino Rota-angolo via dei Dauni, viale Nitti-angolo viale Ilvento, piazza Montegrappa (borgo La Martella), via Lussemburgo (borgo Venusio). L’acqua continuerà ad essere erogata per gli usi diversi da quelli potabili e alimentari.

Le analisi alle quali fa riferimento l’ordinanza del sindaco sono state eseguite mercoledì scorso, 17 ottobre, ed i campioni sono stati prelevati congiuntamente da Acquedotto Lucano e Asm. Sul posto, al partitore di contrada Terlecchia, è stata rilevata la presenza del disinfettante cloro residuo (libero) pari a 0,20 mg/l. Le analisi batteriologiche eseguite su questi campioni di acqua da parte di Acquedotto Lucano sono risultate tutte conformi al decreto legislativo 31 del 2001; le analisi eseguite da Asm hanno invece rilevato la presenza di 92 unità formanti colonia per 100 milligrammi, nonostante la presenza accertata di cloro residuo (0,20/mg).

Acquedotto Lucano e Asm, al fine di verificare e approfondire ulteriormente la qualità dell’acqua, nella giornata di ieri, 18 ottobre, hanno nuovamente eseguito prelievi congiunti presso i serbatoi di Serra Venerdì e Iazzo Gattini, nonché presso le fontane ubicate in piazza Marconi, via Madonna delle Virtù e via della Quercia; nella stessa giornata, solo Acquedotto Lucano ha eseguito campionamenti anche ai serbatoi di Montescaglioso e Terlecchia, i cui esiti analitici saranno comunicati nelle prossime ore.

E’ utile precisare che la città di Matera è servita dallo schema idrico Sinni-Pertusillo (lo stesso che alimenta l’abitato di Montescaglioso), e pertanto gli esiti dei campionamenti non possono in alcun modo riguardare altri comuni della provincia che sono invece serviti da altri schemi di approvvigionamento (Frida e Metapontino).

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