Lavoro

Vertenza Total, si riapre la trattativa

di Nico Basile – TRMTV

Allargamento dei beneficiari del sostegno a reddito di 2.400 euro con inclusione dei lavoratori che hanno cessato l’attività per la costruzione del Centro Oli dal 1 maggio 2018 e nuove assunzioni che riguarderanno essenzialmente l’estrazione del greggio dedicate per l’80% ai lavoratori lucani, ad iniziare dai residenti nelle zone interessate.

Questi gli obiettivi sottoscritti al termine di quasi quattro ore di confronto presso il Dipartimento Regionale alle Attività Produttive della Basilicata tra le parti in causa che interessa il sito petrolifero ormai pronto a partire di Tempa Rossa. In primis la multinazionale Total che sulla scia dell’accordo del novembre scorso ha reso noto la messa online di un sito internet per la raccolta dei curriculum delle maestranze locali con almeno 24 mesi di residenza in Basilicata e che ha avallato l’erogazione “ampia” del sostegno al reddito a patto che si cominci la fase di produzione del greggio, già in attesa degli ok necessari dal Dipartimento Regionale all’Ambiente.

Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto con forza una prospettiva all’occupazione e per formare le maestranze anche alla luce dell’esempio della società dell’indotto Tecnimont: con soli 3 mesi di lavoro restante e che ha confermato di necessitare solo di specifiche professionalità non presenti in loco. A margine, gli ex lavoratori impiegati nei lavori del Centro Oli ed un comitato civico hanno manifestato per chiedere risposte concrete. Accuse, poi stemperate, nei confronti dei sindaci di Corleto e Guardia Perticara e di Gorgoglione, che hanno parlato di strumentalizzazioni e chiesto il Patto di sito, fissato come ordine del giorno di un prossimo tavolo tecnico.

“Non ci accontentiamo dei 600 posti di lavoro previsti nella Valle del Sauro a Tempa Rossa – ha puntualizzato a margine l’Assessore regionale Cifarelli. Stabiliremo percentuali in favore dei comuni ricadenti, a seguire sulla concessione e per l’intera Basilicata. Una trattativa in parallelo con quella di Eni sulla Val d’Agri, nel 2019 alla fine della sua concessione.”

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