I donatori di sangue potranno essere vaccinati contro il Covid dopo le categorie più a rischio già individuate dal piano attuale. Lo ricordano il Centro Nazionale Sangue e il CIVIS, Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani Sangue, la sigla che raccoglie le principali associazioni di donatori (AVIS, FIDAS, FRATRES e Croce Rossa Italiana), sulla base di una nuova nota inviata dal Ministero della Salute.
“La vaccinazione dei donatori di sangue potrà essere prevista successivamente alla vaccinazione delle categorie fragili a rischio – si legge -, secondo quanto verrà stabilito negli aggiornamenti del documento ‘Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARSCoV-2/COVID-19 – marzo 2021’, ferma restando la possibilità del donatore di sangue di essere sottoposto a vaccinazione qualora rientri in una delle altre categorie individuate dal medesimo Piano”. Anche l’eventuale utilizzo dei presidi sanitari adibiti a Centri di Raccolta Sangue, quale punti di vaccinazione straordinaria, come in procinto di attuazione in alcune zone, quindi, non è da intendersi collegato alla vaccinazione dei donatori bensì a quella delle categorie già previste.
Con una nota inviata al presidente nazionale, Gianpietro Briola, Avis Basilicata ha dato la propria disponibilità ad ospitare, in forza della rete capillare sul territorio regionale, la campagna vaccinale messa in campo dal nuovo Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. La stessa disponibilità è stata manifestata al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ed in alcune comunità, sindaco e presidenti di sedi, sono già in stretta sinergia per vaccini e tamponi.
“La nostra Associazione è sempre impegnata nel trasporto dei flaconi dei vaccini verso gli Hub di vaccinazione sul territorio regionale, grazie a sistemi di controllo e tracciabilità – fa sapere Avis Basilicata – e in questo momento particolare non potevamo non metterci a disposizione per aiutare l’imponente macchina organizzativa che le Istituzioni stanno mettendo in piedi e accelerare la campagna vaccinale contro il Covid-19 mettendo a disposizione le proprie unità di raccolta sangue. Anche perché la nostra rete è capillare anche in Basilicata, dove sono numerosi i nostri centri fissi e mobili”. Nei giorni scorsi è stato positivo il commento del generale Figliuolo, che in una nota inviata al presidente regionale Sara De Feudis – continua Avis Basilicata – ha espresso apprezzamento per “l’eccellente lavoro svolto dall’Associazione che in un momento così delicato per la nostra Nazione, ha assicurato la continuità della donazione del sangue”.