Lavoro

Un incontro sui problemi dell’Istituto clinico lucano “Clinica Luccioni” si è svolto a Potenza


In seguito alla comunicazione aziendale di sospensione dell’attività lavorativa e conseguente ricorso al Fondo di Integrazione Salariale (Cassa Integrazione), a Potenza, presso la sala riunioni del Dipartimento Politiche del lavoro della Regione Basilicata, si è tenuto un’incontro tra l’Azienda, la Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), e altre Organizzazioni Sindacali. L’azienda, in conseguenza della sospensione del contratto decisa dall’ASP di Potenza e in attesa della pronuncia del Tar di Basilicata, ha ribadito la necessità di sospendere tutte le attività effettuate in favore dell’ASP. L’accordo tra azienda e OO.SS stabilisce che la sospensione riguarderà tutti i dipendenti, ad eccezione del personale addetto alla diagnostica per immagini e all’accettazione amministrativa in regime alternato, e altre figure professionali se ci sarà una necessità. La sospensione e riduzione dell’attività lavorativa decorre dallo scorso 7 di febbraio, e presumibilmente per 13 settimane, ma se permangono le condizioni di sospensione del contratto da parte dell’Asp si potrà ipotizzare ad una proroga sempre in accordo congiunto tra Azienda, Fials e altre OO.SS, come informa in una nota stampa, Giuseppe Costanzo, segretario provinciale della Fials Potenza. Nel frattempo, si auspica che l’Asp possa completare il percorso di verifica nei confronti dell ICL o che il Tar si pronunci in maniera favorevole per permettere alla struttura sanitaria che opera da circa cinquant’anni in città, di poter riprendere la piena attività e quindi assicurare i livelli occupazionali di tutti i lavoratori oltre che garantire servizi e prestazioni ai cittadini e alla comunità.

di Rocco Becce robexdj@gmail.com

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